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Fichi neri siciliani: dolci da gustare, belli da vedere

Fichi neri siciliani: spettacolo per gli occhi e il palato.

  • Con la buccia nera e il cuore rosso, sono tra le varietà di fico più apprezzate.
  • Esistono, al mondo circa 850 specie di fichi. La più comune è la Ficus carica, quella edule.
  • Si tratta di una pianta dalle innumerevoli proprietà: non solo buona, ma anche brava!

Basta guardarli per avere voglia di assaggiarne uno. Dolci come un dessert, colorati, con una consistenza e un sapore difficile da imitare. I fichi sono i frutti dei golosi anche se, tecnicamente, non sono proprio frutti, bensì fiori. Ebbene sì: i fiori di fico fioriscono all’interno del baccello, che poi matura nel frutto che mangiamo. Ogni fiore produce un frutto con un solo seme, chiamato achene, e il fico che conosciamo è formato da molti acheni. Questo significa che, quando mangiamo un fico, mangiamo tanti frutti. Fatta questa piccola introduzione, torniamo al nostro argomento principale: i fichi neri siciliani.

Sono asciutti e zuccherini e, per molti, rappresentano un vero e proprio peccato di gola cui non si può resistere. Sono perfetti per fare le marmellate, grazie alle loro proprietà. In Sicilia li si chiama con diversi nomi, a seconda delle diverse aree geografiche: “messinesi”, “mirinciani”, “gentili”, “catalanisiti”. Maturano nella metà di agosto, hanno medie dimensioni e una polpa dolce. La loro buccia è delicata. Come abbiamo anticipato, esistono davvero tantissime varietà di fichi e le proprietà della pianta sono molte. Scopriamole insieme.

I fichi sono ottimi lassativi, sono ricchi di calcio (che fa bene alle ossa) e di antiossidanti. Forniscono energia immediata e non sono poi così calorici come si dice. Pensate che 100 grammi di fichi freschi hanno circa 50 calorie, meno di uva e mandarini che, per lo stesso peso, ne hanno 70. I fichi freschi si trovano da maggio a ottobre, a seconda della varietà. Si distinguono in “fioroni”, che maturano in primavera-estate, “forniti” o fichi veri e propri, che maturano in estate-autunno, e “tardivi”, gli ultimi dell’anno.

Foto di Tina Ventinove

Redazione