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Melissa Aho, una mamma statunitense, dopo aver rischiato di veder morire davanti ai suoi occhi la figlia 15enne a causa di una sbronza, ha condiviso su Facebook una foto della ragazza che lotta tra la vita e la morte. Obiettivo, manco a dirlo, la sensibilizzazione. La donna racconta di essere stata svegliata nel cuore della notte da una telefonata: la figlia Ryleigh Payton si trovava da qualche parte priva di sensi, quando la madre la credeva a casa di un'amica.

Dopo alcuni minuti di panico, un'amica di Ryleigh riesce a riportare a casa la ragazza, priva di sensi: "Ho aperto la porta della macchina e ho visto Ryleigh svenuta, con la bava alla bocca e tutta ricoperta di vomito. Ho chiamato l'ambulanza e ho cominciato a pregare", racconta Melissa.

In ospedale la donna trascorre le 14 ore più lunghe della sua vita: "Mia figlia era con un gruppo di teenager suoi amici. Sono sicura che almeno uno di loro debba pur aver notato che non stava bene, ma invece di chiamare aiuto, pensando di potersi mettere nei guai, hanno deciso di lasciarla lì. Solo una ragazza che non era nemmeno così sua amica è rimasta con lei cercando il modo di contattatarmi. Ho deciso di condividere la mia esperienza affinché ogni ragazzo sappia che in una tale situazione non finirà mai nei guai per l'aver aiutato qualcuno – soprattutto se ha la possibilità di salvargli la vita – e affinché i genitori con queste foto mostrino ai propri figli quanti danni può causare l'abuso di alcol soprattutto in tenera età".

Adesso Ryleigh è a casa, felice di essere ancora viva ma con complicazioni che si porterà dietro per sempre: problemi respiratori, lesioni corporee provocate dalle ripetute cadute sotto l'effetto dell'alcol, lacerazioni agli occhi e la paura di una possibile polmonite a causa del vomito presente nei polmoni.

"Mia figlia di 41 chili aveva un livello alcolico nel sangue di 2.8 cl per aver bevuto della vodka, abitudine molto comune tra i giovani in questo periodo. Non pensate che questo non possa capitare anche a voi, perché invece può capitare. Le immagini di Ryleigh turberanno sicuramente qualcuno, ma la mia speranza nel condividerle è che il nostro dolore possa magari prevenire e salvare altri ragazzi", conclude Melissa.