La tradizione siciliana è ricca di filastrocche, poesie e antiche preghiere. Si tratta di versi antichi, che nascono dal cuore e dalla devozione nei confronti dei Santi. La Sicilia è una terra in cui il confine tra devozione e superstizione, spesso, è molto sottile. Un tratto, questo, che deriva dalla profonda anima dei siciliani, arricchita dall’incontro di culture diverse. Tra le ricorrenze più amate nella nostra Isola, c’è sicuramente la Festa di San Giuseppe. In occasione del 19 marzo si rinnovano tante tradizioni molto sentite e partecipate. Sono tradizioni che nascono dalla spiritualità e che prendono la forma di rituali, ma non solo. Oggi vi facciamo conoscere un’antica filastrocca siciliana per San Giuseppe. Prima di farvela conoscere, vi spieghiamo perché l’abbiamo scelta.
È un bell’esempio di quella tradizione popolare siciliana che, ancora oggi, si tramanda da una generazione all’altra. Una preghiera da rivolgere al Santo, affinché possa aiutare nei momenti difficili. Ciò che subito colpisce è la semplicità delle parole e il fatto che San Giuseppe venga visto proprio come uno di famiglia. Non vi è timore, in queste parole: vi è un profondo affetto, lo stesso affetto che si prova nei confronti di qualcuno cui ci si affida ciecamente. Siamo certi del fatto che qualcuno riconoscerà queste parole e che, per qualcun altro, saranno un dolce ricordo dei nonni e degli affetti più cari.
San Giusippuzzu u vicchiareddu
‘ntesta purtava lu santu cappeddu
‘nta li manuzzi lu santu vastuni
Era lu patri di nostru Signuri
Quannu purtasti a Maria ‘n Egittu
Dasti bisognu e necessità
Sa Giuseppi n’aiutirà
E cu la vostra granni potenza
Datini aiutu e provvidenza.