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Filicudi, piccola e preziosa: l’isola magica delle Eolie

Filicudi è la più antica delle Isole Eolie, una meta per le vacanze in Sicilia molto suggestiva e tranquilla. Fa parte della zona occidentale dell’arcipelago eoliano, insieme ad Alicudi, ed è il cono emerso di un vulcano ormai spendo. I colori di ginestre, felci, erica e fichi d’India, si uniscono a quelli del mare. Scopriamo insieme cosa fare sull’isola, le spiagge di Filicudi, come arrivare e i piatti tipici.

Filicudi

Sentieri immersi nella natura e tuffi nel mare blu: l’Isola di Filicudi è un paradiso per il relax. Meta meno mondana, rispetto ad altre dell’arcipelago delle Isole Eolie, non è per questo meno bella. Geologicamente è la più antica ed è, oggi, il cono emerso di un vulcano ormai spento.

Un trionfo della natura, un paesaggio ripido e scosceso, ma ricco di vegetazione colorata. Le coste sono molto suggestive e sono arricchite da grotte profonde, con costoni a strapiombo sul mare. Di fronte, ci sono i magnifici faraglioni, mentre le spiagge con i ciottoli scuri sono perfette per rilassarsi. Soltanto la spiaggia di Pecorini ha alcuni tratti di sabbia.

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Consigliate le gite in barca, che vi consentiranno di scoprire l’isola in modo ideale. I centri abitati sono Filicudi Porto, Val di Chiesa, Pecorini Mare, Serro, Zucco, Fossa Felci, Ficarrisi, Siccagni e Rocca di Ciauli.

Più silenziosa di Lipari e decisamente meno mondana di Panarea, l’isoletta offre comunque dei graziosi locali. La movida non vi mancherà di certo, in un contesto così bello. Una piccola curiosità: proprio qui è stato girato il celebre film di Nanni Moretti “Caro Diario”. Fino a un po’ di anni fa non c’era luce elettrica.

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Cosa vedere a Filcudi

Filicudi è stata la prima ad emergere dalle acque, ben 246milas anni fa: questo le vale il primato come più antica delle Eolie. È un po’ più grande di Alicudi e il suo antico nome è Phoenicodes, per il gran numero di felci. Proprio il punto più anto è la Fossa Felci, a 773 metri sul livello del mare: chi ama camminare, può sicuramente raggiungerlo. Da ammirare, con una gita in barca, le bellissime coste: il primo consiglio è quello di prendersi tutto il tempo necessario per visitare Filicudi come si deve. È un vero gioiellino del mar Tirreno.

Il più antico insediamento umano dell’isola si chiama Filo Braccio. Risale all’Età del Bronzo Antico e, ancora oggi, custodisce le fondamenta di due capanne, i resti di un silos per alimenti e un deposito di materiali da costruzione, risalenti all’antico villaggio. Qui è stato rinvenuto il più datato manufatto dell’arcipelago delle Isole Eolie. È un’anfora, conservata al Museo Archeologico Eoliano di Lipari.

Pare che, intorno al 1700 a.C., gli abitanti di Filo Braccio lasciarono l’insediamento per trasferirsi su un terrazzamento naturale, a circa 100 metri di altitudine, al centro della penisola di Capo Graziano. Il sentiero per il villaggio di Capo Graziano, sotto la cima della Montagnola, è ripido. Seguendolo, però, si ammira un’insediamento dell’Età del Bronzo. Vi sono 27 capanne e un bellissimo panorama.

Dato che il percorso è ripido e, in estate, si cammina sotto il sole, meglio andarci la mattina presto o nel pomeriggio, indossando scarpe comode e portando acqua fresca. Una deviazione lungo la strada conduce a Le Macine, un’area archeologica dove si trovano decine di antichi dischi di pietra forati al centro, lavorati tra ‘800 e ‘900. Sarebbero serviti come macine e avrebbero dovuto essere trasportati su navi.

Al largo di Capo Graziano, sui fondali, ci sono i relitti di 11 navi, affondate a partire dal V secolo a.C., a causa di una secca. A bordo di alcune di esse c’è ancora l’antico carico di anfore e manufatti. Vicino al porto, gli amanti dell’archeologia potranno visitare il Museo di Filicudi.

A nord di Capo Graziano c’è il porto di Filicudi, che è uno degli approdi dell’Isola insieme a Pecorini a Mare. Appena sbarcati dal traghetto, potrete ammirare casette bianche e macchia mediterranea. Nel versante nord-orientale c’è la contrada di Zucco Grande. È un altro villaggio preistorico, ormai abbandonato, che conserva alcuni ruderi. Qui ci sarebbero state le donne più belle dell’isola.

Partendo dal porto, lungo l’unica strada carrabile, si arriva a Pecorini Alto. È una piccola contrada, con la chiesa del XVII secolo e la casa museo di Jacque Basler. Da qui si apre la vista su Pecorini a Mare, un piccolo borgo di pescatori.

Spiagge di Filicudi

Le attrattive più gettonate sono, naturalmente, le spiagge più belle di Filicudi. Scopriamo insieme dove fare il bagno quando ci si trova su quest’isola. Cominciamo dalla spiaggia del porto, che fiancheggia il pontile in cui attraccano barche e traghetti. Ci sono ciottoli ed è comoda per chi ha poco tempo: non è attrezzata, quindi conviene portare un materassino.

La spiaggia dei Brigantini, di pietre tondeggianti, si trova a nord del porto. Deve il suo nome al fatto che, secondo alcuni, vi attraccavano i pirati. Vi si arriva lungo un sentiero lungo il fianco dell’isola, ma è meglio andarci al mattino presto. Nel pomeriggio è coperta dall’ombra.

L’unica spiaggia attrezzata di Filicudi è a Pecorini a Mare: qui c’è l’unico stabilimento balneare, Il Lido, in cui noleggiare lettini e ombrelloni. All’estremità meridionale, invece, c’è la spiaggia Le Punte, che si raggiunge facilmente a piedi dal molo. La compongono grandi ciottoli tondi e scuri, di origine vulcanica.

Noleggiando un gommone o partecipando a un’escursione in barca, si può ammirare lo Scoglio della Canna (faraglione alto 71 metri) o visitare la Grotta del Bue Marino. Ancora, si possono fare immersioni al museo sottomarino, ammirare l’isola dal mare o fare un bagno in punti raggiungibili sono via mare.

L’itinerario a piedi

Chi ama camminare, può seguire un interessante itinerario a piedi, nei luoghi più belli di Filicudi. Sono circa 14 chilometri, quindi in totale ci vogliono un po’ di ore. Partite da Filicudi Porto e salite in cima all’abitato, salendo tra vicoletti. Seguite la strada asfaltata, in direzione nord, quindi imboccate il sentiero per Zucco Grande.

Ammirate i panorami su Capo Graziano e sulla Spiaggia dei Brigantini, a strapiombo sul mare. In mezz’oretta, sarete a Zucco Grande. Camminando tra le casette, riprendete il sentiero, quindi fate una deviazione verso Vallone Fontanelle. Qui c’è l’unica fonte d’acqua di Filicudi. Tornando sul sentiero principale, in direzione ovest, potete arrivare a Ficarrisi e Siccagni.

Queste sono due contrade sui terrazzamenti, da cui godere splendidi panorami sul mare sul celebre Scoglio della Canna. Con una deviazione, prima di Ficarrisi potrete vedere il Monte Fossa Felci. Scendete, poi, verso sud e seguite la cresta del monte, fino alla Contrada Portella. In mezzo alle casette, c’è la chiesa di Santo Stefano, alle cui spalle sorge il cimitero dell’isola.

Seguendo il percorso, si raggiunge il mare. Con una serie di tornanti, vi ritroverete a Pecorini a Mare. Rinfrescatevi con un bagno o ristoratevi cercando frescura sotto l’ombra. Dopo una sosta, sarete pronti per ripartire verso est, seguendo la strada per il villaggio di Filo Braccio e Capo Graziano. Tornerete, così a Filicudi Porto.

Cosa mangiare: cucina tipica di Filicudi

Le Isole Eolie hanno una grande tradizione di cucina tipica siciliana, con sapori e profumi dell’arcipelago. Tra i piatti tipici di Filicudi ci sono: pasta con le sarde, zuppa di scorfano all’eoliana con pasta, involtini di pesce spada, coniglio in agrodolce, polpette di pesce, cernia al forno, pane cunzato, melanzane ripiene, insalata di arance, limoni e pesce spada affumicato al profumo di capperi, spaghetti al tonno fresco, totani ripieni.

Non possono mancare i dolci. Da non perdere la granita con brioscia, i Gigi e i Piparelli, magari da accompagnare con un bicchiere di Malvasia, il vino dolce di Salina. Dato che siamo in Sicilia, non mancano alcune delizie dello street food, come gli arancini.

Come arrivare e quando partire per Filicudi

Per raggiungere Filicudi, durante la stagione estiva, si può prendere un traghetto o un aliscafo da Messina, Milazzo o Napoli, oltre che dalle altre Isole Eolie. Ci sono due porti: Pecorini a Mare (approdo per Siremar e Ustica Lines) e Filicudi porto. L’isola è piccola, quindi la si gira tranquillamente a piedi, in bici o in scooter.

Il clima è temperato, tipico dell’area mediterranea, con inverni miti ed estate calde e soleggiate, ma mitigate dalla brezza. Chi ama il mare, deve visitare Filicudi d’estate ma, naturalmente, durante l’alta stagione c’è molta folla. Anche fuori stagione c’è una bellissima atmosfera: l’ideale per vivere i luoghi in modo più rilassato. Foto: Jean-François GornetLicenza.

Redazione