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  • Filippo La Mantia premiato con l’Ambrogino d’Oro.
  • Il cuoco palermitano è stato premiato con la massima onorificenza del Comune di Milano.
  • La Mantia ha ricevuto il premio per il suo impegno durante la pandemia.

I siciliani, ancora una volta, danno prova di grande solidarietà. Filippo La Mantia, chef palermitano, è stato premiato con l’Ambrogino d’Oro. Si tratta della massima onorificenza conferita dal Comune di Milano a personaggi che si sono particolarmente distinti con le loro azioni.

«Sapevo di essere stato candidato all’Ambrogino d’Oro, ma mai avrei pensato di poter ricevere, un giorno, il riconoscimento che Milano dà ai suoi cittadini illustri. Sono al settimo cielo, soprattutto per la motivazione», ha detto al Corriere della Sera lo chef La Mantia.

Perché hanno dato l’Ambrogino d’Oro a Filippo La Mantia

Siciliano doc, classe 1960, ha ricevuto il premio per quanto ha fatto durante la pandemia. Anche durante il primo lockdown, infatti, insieme al suo staff ha tenuto aperta la cucina del suo ristorante, preparando pasti per i sanitari dell’Ospedale Niguarda di Milano. Seicento pasti al giorno, tutti i giorni, da marzo a maggio del 2020.

«Era doveroso dare un contributo: l’ho fatto con ciò che mi vien meglio, la cucina», ha raccontato lo chef, che ha aggiunto: «Non sono milanese, ma mi sento figlio di questa città per la quale ho sempre dato l’anima». Il direttore dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Marco Bosio, ha rivolto al professionista siciliano parole di grande stima.

Bosio si è detto «immensamente grato a La Mantia per come si è reso disponibile nel periodo peggiore che abbiamo avuto. I nostri operatori entravano nei reparti Covid al mattino presto, ma non sapevano quando sarebbero usciti. Quella di chef La Mantia, e della sua brigata, è stata una iniziativa dal grande valore umano. Un gesto affatto scontato, apprezzato per la generosità, ma anche per la qualità dei piatti».

Filippo La Mantia non è nuovo a iniziative di solidarietà: «Le esperienze più toccanti, quelle che ti segnano dentro, le ho condivise con Gino Strada, il mio migliore amico. Mi ha dato moltissimo; io ho cercato di ripagarlo offrendo a lui e alle sue cause quel che riuscivo. La cucina per me è questo: è solidarietà, aiuto reciproco, umanità». Milano ha compreso il valore di questo grande cuore siciliano. Vediamo chi sono gli altri premiati, insieme a lui.

I premiati insieme a chef La Mantia

Sono numerose le Medaglie dell’Ambrogino d’Oro, assegnate ad altrettante persone. I premiati sono Franco Baresi; il notaio Piergaetano Marchetti, presidente di Bookcity e della Fondazione Corriere della Sera; Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera; Arjola Trimi, campionessa paralimpica; il console Claudi; la mecenate Maria Candida Morosini; Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm; Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, lo chef La Mantia; Ermanno Leo, oncologo; Valentina Massa, biologa dell’Università Statale di Milano che ha inventato il tampone salivare del Covid per i bambini; Gianni Cervetti, fondatore dell’Orchestra Verdi di Milano; Daniela Mainini; Alessandra Simone, che è stata a capo dell’anticrimine della Questura di Milano e ha ideato il protocollo Zeus contro la violenza domestica; Cristina Cattaneo, antropologa forense.

A queste si aggiungono le Medaglie alla Memoria che andranno agli ex sindaci di Milano Carlo Tognoli e Marco Formentini; allo scrittore Andrea Pinketts; alla blogger Fraintesa Francesca Barbieri scomparsa a causa di un tumore; a Emilia Cestelli, moglie di Nando Dalla Chiesa. Tra i venti attestati saranno premiati, tra gli altri, il Progetto Islander della nipote di Silvio Berlusconi, Nicole, che si occupa dei cavalli maltrattati, Banco Farmaceutico, la Civica scuola di Cinema Luchino Visconti, l’Associazione Pro Tetto Onlus, Auser Milano, Nico Acampora con PizzAut, Inter Campus, Bauli in piazza, Roberto Jarach per la Fondazione Memoriale della Shoah. Foto: Instagram @filippocuoco.

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