Ha definitivamente chiuso le saracinesche il ristorante di Milano dello chef palermitano Filippo La Mantia. Il locale di piazza Risorgimento ha cessato la sua attività nel mese di gennaio. A causare la chiusura è stato il Covid: “Tutte le chiusure, le riaperture, le restrizioni, le messe in sicurezza, i centinaia di migliaia di euro spesi per sanificazione, distanziamento non sono serviti a niente”, ha detto La Mantia a Tgcom24. “Ho dovuto chiudere un’azienda di 45 dipendenti in duemila metri quadrati, che andava bene fino a febbraio 2020 e che aveva avuto una buona riapertura, perché le spese sono diventate insostenibili senza più eventi”, ha aggiunto.
Il settore della ristorazione è indubbiamente uno di quelli più colpiti dall’attuale crisi economica. Fino a febbraio 2020, quindi poco prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria, La Mantia era in linea con il lavoro. “Senza eventi e attività – ha detto ancora La Mantia – è impossibile garantire a un’azienda così grande di vivere, mancando un reddito importante”. Lo chef siciliano aveva aperto il suo nuovo locale nel 2015: un ristorante dall’impronta tipicamente siciliana, chiamato “Filippo La Mantia, oste e cuoco”. L’annuncio della chiusura è stato dato dallo stesso cuoco attraverso la pagina Facebook del ristorante: “Ciao a tutti – si legge -. Volevo comunicarvi che il ristorante Oste&Cuoco di Piazza Risorgimento è chiuso definitivamente. È andata così. Sarà mio dovere e piacere comunicarvi una nuova eventuale location sempre a Milano”.