Filippo Pagano, da Terrasini alla California.
- La storia degli Stati Uniti è stata scritta da tanti siciliani.
- Tra questi, c’è anche un ingegnere partito da Terrasini, a due passi da Palermo, arrivando sulla Luna.
- Fu proprio lui a costruire la strumentazione del mitico Apollo 11.
I Siciliani possono davvero fare tutto. State certi del fatto che, in ogni parte del mondo, sentirete parlare di qualcuno che, partendo dalla Sicilia, ha compiuto grandi imprese. Tra le personalità che hanno conquistato di diritto un posto nella storia degli Stati Uniti, ad esempio, c’è anche l’ingegner Filippo Pagano. Anche lui, come tanti siciliani, è emigrato alla volta degli USA. È partito da Terrasini, in provincia di Palermo, e possiamo dire che è riuscito ad arrivare sulla Luna. Scopriamo insieme come.
La storia di Filippo Pagano
Nel 1954, all’età di 26 anni, si sposò e, insieme alla moglie, emigrò negli Stati Uniti, vivendo prima a Detroit, poi in California. Lavorò alla Chrysler, poi entrò alla Rockwell International (oggi Boeing), che collaborava con Governo Americano per i progetti dei voli spaziali della Nasa. Da quel momento, per 35 anni, Filippo Pagano ha lavorato con i più importanti scienziati dell’agenzia spaziale americana e con i più famosi astronauti. Il suo compito era disegnare i moduli lunari, ossia il lander della navicella spaziale, quindi anche riparare i guasti riscontrati durante le simulazioni di volo, preparare tabelle per fronteggiare le emergenze e spiegare agli astronauti come pilotare il lander.
Un siciliano sulla Luna
Sulla Luna c’è una targa con tutti i protagonisti della missione Apollo 11 , non solo gli astronauti ma tutti coloro che hanno dato un contributo. Ebbene, c’è anche il nome di Filippo Pagano. Fu proprio lui a spiegare a Neil Armstrong a utilizzare la strumentazione a bordo dell’Apollo 11, che lo avrebbe portato a compiere un “piccolo passo per l’uomo, ma un balzo gigante per l’umanità”. Pagano ha sempre ricordato molto bene il 20 luglio del 1969.
Quando Armstrong mise piede sulla Luna, l’ingegnere non riuscì a trattenere le lacrime: “Quando Neil toccò con il piede non abbiamo capito più niente: baci, abbracci, champagne. Poi ha chiamato il presidente Nixon per farci i complimenti, subito dopo il capo della Nasa. È stato il giorno più bello della mia vita. Anzi no, il giorno più bello della mia vita dopo quelli in cui sono nati i miei figli”, ha raccontato. Filippo Pagano si è spento a Los Angeles, nel 2016, all’età di 88 anni.