Fiorello, un autentico talento Made in Sicily. Biografia e curiosità sul mitico showman. Conduttore radiofonico e televisivo, comico, cabarettista, imitatore, cantante, attore e doppiatore italiano: sa fare davvero tutto! Conosciamolo meglio e scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulla sua vita privata e la sua carriera nel mondo dello spettacolo.
Rosario Tindaro Fiorello: è questo il nome completo dello showman. Nasce a Catania, il 16 maggio 1960 ed è il primo di quattro fratelli: Anna, Catena e Giuseppe “Beppe” (noto anche come “Fiorellino“).
Il suo secondo nome, Tindaro, è un segno di devozione verso la Madonna Nera del Santuario di Tindari. Sin da giovanissimo si dà molto da fare, facendo ogni tipo di lavoro, come racconta lui stesso in tante interviste.
Nel 1975 inizia a lavorare al villaggio turistico Valtur a Isola Capo Rizzuto. È aiuto cuoco, cameriere e barman, poi diventa protagonista di piccoli spettacoli nell’anfiteatro della struttura. Quando ha 16 anni, nel 1976, si appassiona alla radio, collaborando con diverse radio locali. Imita diversi personaggi celebri.
Si esibisce per la prima volta in teatro a Crotone, nel 1977. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico, svolge il servizio militare a Bari e Sacile. Tornato in Sicilia, sostituisce una sera il deejay del villaggio Valtur di Brucoli, in provincia di Siracusa. Accetta dunque la proposta di fare l’animatore e decide di farsi chiamare solo con il cognome.
Interpreta vari personaggi, conquistando i turisti con la sua grande simpatia. Parte per fare il capo-animatore in Costa d’Avorio nel 1983, poi lavora in località sciistiche come Marilleva, Pila e San Sicario. Durante un viaggio a Roma, conosce Jovanotti.
Nel 1984 Gino Landi lo nota a Ostuni e lo propone a Pippo Baudo per un provino per il programma “Fantastico“. Il presentatore siciliano, però, lo boccia. Racconterà in seguito: «Quando si fa un provino lo si fa di 5 minuti. Fiorello lo fece di 50. E io gli dissi: “Sei bravo ma Fantastico lo devo fare io no tu”. E lo scartai. Proprio io che mi vanto di averne scoperti tanti ho preso una toppata gigantesca».
La sua bravura nel lavoro di animatore viene notata dalla stampa: nel 1987, sia L’Espresso che il Tg1 lo definiscono “superstar dei tredici villaggi Valtur“. Conosce in Calabria il fratello di Jovanotti, Bernardo Cherubini, che gli propone di andare a Milano e gli presenta Claudio Cecchetto.
Fiorello a Radio Deejay
Cecchetto, che ricorda di averlo visto a Brucoli, gli affida un programma su Radio Deejay. Fiorello accetta e le sue imitazioni piacciono moltissimo. In radio trova Gerry Scotti, Amadeus e Marco Baldini. Nel 1990, mentre è al Festival di Sanremo come inviato della radio, il padre muore improvvisamente.
È sempre Claudio Cecchetto a notare le doti canore di Fiorello, sentendolo cantare nella sede di Radio Deejay. Gli fa incidere i primi dischi, per lo più di musica italiana e internazionale: i primi due sono “Veramente falso” (1991) e “Nuovamente falso” (1992).
Partecipa a diverse trasmissioni su Mediaset e alla Rai, ma è quando inizia a condurre il Karaoke su Italia1 che arriva la vera svolta. In un primo momento gli ascolti sono bassi e Fiorello torna in radio, ma poi crescono tantissimo. Il mitico “codino” diventa un simbolo. Nel 1993 conduce anche il Festivalbar con Claudio Cecchetto, Amadeus e Federica Panicucci.
Pubblica inoltre un nuovo album, “Spiagge e lune“, dove interpreta a modo suo la poesia “San Martino” di Carducci e la canzone “Please don’t go”, che diventa “Sì o no”. Nel 1995 partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Finalmente tu”.
Torna in seguito in tv con varietà, come “Non dimenticate lo spazzolino da denti” e “Fiorello Show“, seguiti da “La febbre del venerdì sera” e dalla nona edizione di “Buona Domenica”. Inizia anche la carriera da doppiatore e compare in alcuni film, tra cui “Il talento di Mr. Ripley”.
Torna in Rai nel 2001, con lo show “Stasera pago io“. Il successo di Fiorello è straordinario. Nello stesso anno e anche nell’anno seguente è ospite del Festival di Sanremo. Nel 2002 torna con “Stasera pago io… in euro“, quindi l’anno seguente è la volta di “Stasera pago io… Revolution“.
Tra il 2001 e il 2008 crea un mitico duo con Marco Baldini, conducendo la trasmissione radiofonica “Viva Radio 2“, in cui sfoggia le sue doti di cantante, imitatore e intrattenitore. Continuano, nel frattempo, le sue esperienze da doppiatore e presta anche la voce per l’audiolibro del romanzo “Un filo di fumo” di Andrea Camilleri.
Fino al 2007 porta anche in giro per l’Italia una tournée teatrale, “Volevo fare il ballerino”, seguita poi da “Volevo fare il ballerino… e non solo”. Partecipa a spettacoli e film. Su Rai1, nel 2008, conduce con Marco Baldini “Viva Radio 2… minuti”, di grande successo.
Nel gennaio del 2009 Fiorello viene ingaggiato su Sky in esclusiva per un anno. Vengono proposti tre eventi della durata di mezz’ora su Sky Uno con cadenza settimanale. Lo show si chiama “Fiorello Show”.
Per i 150 anni dell’Unita d’Italia, insieme al fratello Beppe, produce il cortometraggio “Domani” per la regia di Giovanni Bufalini. Dal 9 maggio seguente per sei lunedì si esibisce al Teatro Sistina con lo spettacolo Buon Varietà, in onda anche sulle frequenze di Radio Uno.
A partire dal 2011, tramite Twitter, diffonde una rassegna stampa quotidiana, che ha per protagonisti gli amici dell’edicola e del Bar Tom Caffè Circi, vicino la sua vecchia abitazione. Questa rassegna, chiamata poi “Edicola Fiore“, diventa un must e viene anche trasmessa durante la sua trasmissione “Il più grande spettacolo dopo il weekend“. Il format approda anche su Sky Uno.
Si esibisce in tutta Italia, riscuotendo sempre un enorme successo e l’Edicola Fiore, nel frattempo, fa il pieno di ascolti. Nel 2016 è su Radio1 insieme a Baldini e agli amici dell’Edicola con “Fuori Programma”. Continua a girare l’Italia con gli show nei teatri. L’Edicola chiude a settembre del 2017.
Lancia Il Socialista, il primo programma social-fonico in onda tutti i giorni alle 13 sulla sua pagina Facebook e disponibile sull’apposita app. Incide nel frattempo alcuni brani. In un’intervista a Vanity Fair, rispondendo alla domanda che gli chiede se preferisce la radio alla tv, afferma: «Non ho più voglia di stupire, mi sono stufato dell’ansia da prestazione, delle riunioni, della liturgia. Ora faccio la radio, ma la radio, per carburare, richiede tempo. In tv è tutto e subito. È possibile che non faccia mai più la tv. Per me l’importante è fare spettacolo. Con una o tremila persone, è uguale».
Arriviamo così al 2018, anno in cui torna su Radio Deejay con “Il Rosario della sera”, tutti i giorni dalle 19 alle 20. Ritorna come ospite a Sanremo, accettando la proposta del direttore artistico e conduttore Claudio Baglio. Torna in Rai con una produzione creata ad hoc per RaiPlay: “Viva RaiPlay!”. Riscuote un grande successo con oltre 6,5 milioni di telespettatori e il 25% di share al debutto su Rai 1 e circa 15 milioni di visualizzazioni complessive su RaiPlay.
Annuncia la sua partecipazione come ospite fisso al Festival di Sanremo 2020, condotto da Amadeus. Una presenza confermata anche nel 2021, durante il quale riceve il Premio Città di Sanremo alla Carriera. Riparte, nell’autunno dello stesso anno, con un tour teatrale: “Fiorello presenta: …!”. Anche nel 2022 è accanto all’amico Amadeus, ma solo per la prima serata del Festival di Sanremo. Gli “Amarello”, così come vengono soprannominati, sono amatissimi dal pubblico.
Nel 1994, poco dopo aver concluso la relazione con la conduttrice Luana Colussi, si fidanza con la conduttrice Anna Falchi. I due rimangono insieme fino al 1996. Nello stesso anno conosce Susanna Biondo. Fiorello e Susanna Biondo si sposano nel 2003, dopo diversi anni di convivenza: nel 2006 nasce la figlia Angelica. La moglie ha anche una figlia nata da una precedente relazione, Olivia.
Lo showman siciliano è tifoso dell’Inter e del Catania. Tra le curiosità che lo riguardano, la storica amicizia con Amadeus, di cui è testimone di nozze, ma anche le amicizie con Michael Bublé e Jovanotti.