Attenti al Fisco: cose da non fare per non farsi beccare

Attenti al Fisco. Entro fine mese arriverà l'Anagrafe tributaria, un complesso sistema per recuperare il "nero". Secondo gli alti papaveri dell'establishment, infatti, ci sono circa 20 miliardi di euro in una zona grigia "sconosciuta" allo Stato. "Il Giornale" dà dei consigli per evitare di finire con le mani nel sacco.

Cosa finirà sotto la lente del fisco?
Banche e operatori finanziari dovranno inviare all'Anagrafe tributaria tutti i movimenti in entrata e in uscita, i saldi di inizio e fine anno, oltre alle giacenze medie dei conti correnti. Il monitoraggio interesserà anche operazioni fuori conto come richieste di assegni per contanti, bonifici, cambio valuta e cambio assegni, prodotti finanziari (come le quote di fondi) e assicurativi.

E chi ha una cassetta di sicurezza?
All'Anagrafe banche e operatori finanziari dovranno riversare anche la titolarità delle cassette indicando il numero di accessi l'anno e le posizioni in oro e metalli preziosi con relativi importi e operazioni effettuate.

Se ho il conto presso una banca estera verrò comunque «monitorato»? E se il conto è online?
Doppio sì se la società estera e la banca online operano con una stabile organizzazione in Italia o una filiale tricolore. I super poteri dell'Agenzia valgono anche per chi ha il conto al Banco Posta.

E se opero pagamenti, anche consistenti, attraverso Paypal?
Per i pagamenti di Paypal che si appoggiano a un conto corrente, via carta di credito, l'operazione automaticamente finirà sotto la lente dell'Agenzia. E anche se lo strumento Paypal viene usato solo come deposito, si tratta comunque di operazioni tracciabili su internet.

Quanto deve essere grande lo scostamento fra entrate e reddito dichiarato per far scattare l'allarme?
Non esiste una soglia come nel caso del redditometro che è un sistema di controllo diverso perché accende un faro sulle spese.

Il contribuente viene avvisato dell'indagine a suo carico? E se sì, dopo quanto tempo?
Se dai sistemi emerge un'anomalia il contribuente viene avvisato quando partono gli accertamenti nei suoi confronti.

Se come contribuente vengo «attenzionato» dal Grande Fratello fiscale ha la possibilità di fornire spiegazioni sulle presunte anomalie riscontrate?
Sì, il contribuente potrà produrre ogni elemento utile per giustificare i propri movimenti finanziari, in contraddittorio con gli uffici preposti al controllo.

Cosa succede se faccio una donazione? Scatta l'accertamento?
«L'imposta sulle donazioni – l'avvocato Eugenio Briguglio, socio dello studio legale e tributario Biscozzi Nobili – colpisce innanzitutto quelle con atto pubblico davanti a un notaio e due testimoni e le donazioni indirette che si hanno ogni qual volta c'è un trasferimento di ricchezza a prescindere dall'atto formale. La tassabilità di queste ultime è tuttavia ancora materia di discussione».

Posso diffidare dalle intrusioni sul mio conto?
No. La privacy non si può applicare nei confronti dell'Agenzia.

Chi controlla i controllori?
Il giudice tributario in caso di contenzioso. «L'importante è comunque sempre partire dal presupposto di innocenza, e non di colpevolezza», conclude l'avvocato Briguglio sottolineando che il Grande Fratello in realtà esiste dal 1991. 

Fausto Rossi