Tracy Brands e il suo compagno David due anni fa hanno lasciato la soleggiata Florida per trasferirsi a Bisacquino, un piccolo paese in provincia di Palermo.
La decisione di trasferirsi non è stata presa alla leggera, ma è stata alimentata dal desiderio profondo di Tracy Brands di ritrovare le proprie radici. I suoi bisnonni erano originari di Bisacquino, e nessuno della sua famiglia aveva avuto fino ad ora l’opportunità di tornare lì.
“Per noi è stato un sogno ritornare,” ci ha raccontato Tracy. La coppia aveva già visitato diverse volte la Sicilia, innamorandosi della sua bellezza durante i loro viaggi a Taormina, Siracusa, Trapani, Erice e Agrigento.
Il desiderio di trasferirsi a Bisacquino è nato ascoltando le storie del nonno di Tracy, Francesco Zito. Ogni domenica, la famiglia si riuniva per mangiare la pasta al forno, seguendo le più comuni tradizioni siciliane.
I bisnonni di Tracy sono partiti dalla Sicilia nei primi del ‘900 trasferendosi prima a New Orleans e poi in Alabama, dove facevano gli agricoltori.
“Volevamo ottenere la cittadinanza italiana e per farlo siamo tornati in Italia, nel Paese dei nostri antenati,” ha spiegato Tracy.
Oggi la giovane donna ha ottenuto il riconoscimento di cittadina italiana proprio grazie allo “Iure Sanguinis”.
La comunità di Bisacquino ha accolto Tracy e suo marito a braccia aperte. “Tutti qua sono molto calorosi. È stato come sentirsi in famiglia,” ha detto Tracy.
Fortunatamente, la coppia aveva imparato un po’ di italiano prima di trasferirsi, dato che pochi a Bisacquino parlano inglese.
Tuttavia, la simpatia e la felicità degli abitanti locali hanno reso facile l’integrazione. “La gente qui è orgogliosa di me, perché i miei bisnonni erano di Bisacquino”.
Prima di acquistare la loro casa, Tracy e suo marito ne hanno viste molte. Alla fine, hanno optato per una casa su un solo piano, senza scale, che li ha conquistati subito.
La decisione di trasferirsi è stata facilitata dal fatto che non hanno figli, e le loro famiglie in America, sebbene lontane, sono contente per loro. “Ogni anno, i nostri familiari ci vengono a trovare. Sanno che siamo più felici, perché il nostro cuore è qui”.
Per la coppia la vita a Bisacquino è molto più tranquilla e serena rispetto alla Florida. “Qui la famiglia e l’amicizia sono più importanti – ha spiegato Tracy – il clima è mite, anche il cibo è migliore e poi ha scherzato dicendo: “Oggi sono più grassa, ma più felice”.
Tracy e il suo compagno da quando sono in Sicilia hanno dato il loro contributo alla comunità locale. Negli ultimi giorni hanno dedicato quattro giorni a pulire il Santuario della Madonna del Balzo, chiuso nel 2017 per motivi di sicurezza a causa di un incendio e che riaprirà il 14 luglio dopo ben 7 anni.
“Il sindaco di Bisacquino, Tommaso Di Giorgio, ci ha chiesto di aiutarlo e abbiamo subito accettato, pulendo le varie stanze”, ci ha raccontato Tracy, che si è ormai ben inserita nella comunità e che si diletta a cantare nel coro della chiesa locale.
La coppia ha creato un blog, Branzito, per invitare gli americani a tornare a Bisacquino e apprezzarne la bellezza. “Organizziamo vacanze per italo-americani, e quest’anno abbiamo già portato sei gruppi a visitare Bisacquino. Negli anni passati il paese era morto, ma oggi grazie a un po’ di progetti si è rianimato,” ha detto Tracy.
Gli stranieri che hanno visitato Bisacquino si sono mostrati tutti entusiasti ed emozionati dall’esperienza autentica che offre la piccola cittadina, così diversa dalle mete più turistiche come Agrigento e Castellammare del Golfo. “Bisacquino permette di vivere un’esperienza più autentica e immergersi nella sua vita reale” – ci spiega la coppia.
Tracy e suo marito mostrano ai visitatori stranieri la Chiesa Madre, il bellissimo museo civico, la campagna locale e fanno gustare le delizie enogastronomiche del territorio. Nel tour non può mancare poi un giro alla scoperta dei pregiati coltelli con manico in corno di capra, una tradizione antica ormai scomparsa che però affascina sempre i turisti.
L’obiettivo è continuare a promuovere Bisacquino, la sua cultura e le sue usanze, sperando che sia solo l’inizio di una lunga avventura: “Noi vogliamo continuare a stare qua in Sicilia. Questo è solo l’inizio”.
Tracy e David consigliano a chi vuole intraprendere la stessa esperienza di imparare, però, prima l’italiano, anche se molte cose si apprendono solo strada facendo.
La loro storia è un esempio di come il ritorno alle radici possa diventare realtà, una storia di emigrazione al contrario, resa ancora più speciale dall’accoglienza e dal fascino del piccolo borgo nell’entroterra siciliano.