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Nicolo Fiorenza, storico dell’arte e ispettore regionale dei Beni Culturali, ha lanciato un accorato allarme riguardo al rischio di crollo del monumento storico artistico Fondaco Cuba, noto anche come Locanda di Goethe. Questo importante sito, situato nei pressi di Catenanuova, in provincia di Enna, infatti, è al centro di una preoccupante situazione di degrado, abbandono e atti vandalici.

Il monumento, con una storia che risale al periodo successivo al terremoto del 1693, è stato testimone di avvenimenti storici di rilevanza, tra cui il pernottamento del re Vittorio Amedeo II di Savoia con la regina Anna Maria d’Orleans nel 1713 e la visita del celebre poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe nel 1787.

Il Fondaco Cuba è stato riconosciuto come edificio di valore storico dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Enna nel lontano 1985. Nel 2005, l’assessorato regionale ai Beni Culturali e Ambientali lo ha elevato a sito di importante interesse storico-artistico ed etnoantropologico. Questo monumento rappresenta il più antico edificio del centro abitato di Catenanuova e custodisce in sé una storia ricca di avvenimenti storici di grande rilevanza.

L’appello

Nonostante il suo significato storico, il Fondaco Cuba è attualmente in uno stato di totale abbandono e degrado. Il monumento ha subito numerosi atti vandalici nel corso degli anni, tra cui la frantumazione dell’epigrafe marmorea che commemora le visite reali e il pernottamento di Goethe. Il degrado ha coinvolto le strutture stesse dell’edificio, con il crollo delle volte delle sale al primo piano e il danneggiamento delle antiche balaustre in ferro battuto e delle mensole in pietra intagliata. Nel 2022, un incendio ha completamente distrutto la copertura delle scuderie, inclusi i preziosi elementi architettonici.

Nicolo Fiorenza ha sollecitato ripetutamente interventi e manutenzione da parte del proprietario, la Fondazione Pietrangelo Mammano D’Amico di Centuripe. Tuttavia, finora, tali richieste sono rimaste inascoltate. L’ispettore invita ora tutte le istituzioni preposte, compreso l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato, a prendere misure urgenti per preservare questo monumento storico artistico prima che sia troppo tardi.