La Fragolina di Ribera è un prodotto siciliano speciale, per più di un motivo. Il primo risiede, naturalmente, nel profumo e nell’aroma, che vanno assaporati entro massimo 48 ore dalla raccolta. Il secondo si trova nella sua storia, che affonda le radici nella Prima Guerra Mondiale.
Se, oggi, possiamo gustare le fragoline di Sciacca e Ribera, dobbiamo dare merito ad alcuni soldati siciliani di ritorno dai combattimenti sulle Alpi Friulane e Trentine, che portarono con sé alcune piante di fragoline di bosco. Avevano apprezzato talmente tanto quel sapore, da volerle coltivare anche in Sicilia. Le piantarono in provincia di Agrigento, prima nel comune di Ribera, poi in quello di Sciacca. Qui le piante trovarono condizioni favorevoli, ai piedi di limonaie e aranceti: gli alberi le proteggevano dal caldo.
Nacque così la Fragolina di Ribera e Sciacca, diversa da tutte le altre esistenti in Italia. I frutti sono di un rosso più acceso, il sapore è fresco e il profumo aromatico. Un prodotto tanto buono quanto delicato: sensibile a caldo eccessivo e venti di scirocco, deve essere consumato al massimo entro 48 ore dalla raccolta. Trascorso questo tempo, infatti, deperisce e il sapore si altera. L’esportazione è molto complicata e trovare il frutto fresco al di fuori della Sicilia è quasi impossibile.
Le Fragoline di Sciacca e Ribera sono un presidio Slow Food. Oltre a essere utilizzate per preparare granite e gelati, vengo gustate come confetture, sciroppi e gelatine.