La questura di Catania ha disposto la celebrazione in forma privata dei funerali di Eugenio Ruscica, 16enne morto a Picanello alcuni giorni fa, in seguito a un incidente stradale con il suo scooter. Il giovane era molto noto nel quartiere e conosciuto come "Bananedda", dal nomignolo del padre, "Banana". Proprio per questo, i commercianti della zona hanno deciso di abbassare le saracinesche in segno di lutto. È emerso che, oltre al rito funebre nella chiesa di San Leone, erano stati organizzati un corteo di scooter, con magliette e striscioni dedicati al ragazzo.
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«Trasformare il funerale di un ragazzo in una esibizione di forza ed illegalità è inammissibile ed intollerabile. Catania non è una città sudamericana e noi non viviamo in un narcostato, ma in uno Stato di diritto. Una città civile non merita questo affronto». E’ quanto afferma il senatore M5S Mario Michele Giarrusso, componente della Commissione Antimafia, in merito ai funerali di Eugenio Ruscica il ragazzo di 16 anni, figlio di un pregiudicato, morto tragicamente venerdì sera a Catania. Da quanto appreso e raccontato da Giarrusso in Aula, i negozi di un intero quartiere di Catania sono stati costretti a chiudere le saracinesche tutto il giorno in segno di lutto, in concomitanza dei funerali del ragazzo.
«E’ adesso che lo Stato deve dimostrare chi comanda a Catania; domani si potranno cercare solo i responsabili. E’ adesso che si deve dimostrare che a Catania l’illegalità e la mafia non la fanno da padroni. Chiederemo conto, a tutte le autorità preposte, di quanto accaduto e sopratutto di quanto accadrà più tardi. Speriamo di non doverci vergognare della nostra città».