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Grande commozione a Ragusa per l'ultimo saluto a Simone Gulino e Giorgio Licitra, morti in un incidente stradale lungo la Ragusa-Catania, nello scorso weekend. Tutta la città si è fermata e una folla di gente ha preso partee ai funerali nella cattedrale di San Giovanni. Tanti i messaggi di cordoglio e, al termine della funzione, una toccante lettera. Tanti anche gli striscioni dei tifosi del Ragusa Calcio, per ricordare in particolare Giorgio, capo ultras degli azzurri. I due giovani, insieme a Mirko Mezzapesa di Lentini, sono vittime della Ragusa-Catania, soprannominata "Strada della morte".

Ecco la toccante lettera scritta da un'amica di Simone:

«La tua mamma mi ha chiesto vorrei che si parlasse di Simone, in chiesa vorrei trovare il modo di farlo.. non so come trovare le parole… non so se sono le parole giuste… quindi sono venuta da te consigliata da una nostra buona amica… sono venuta al lavaggio da Simone, è la prima volta che vengo qua con la consapevolezza di non trovarti fisicamente. Chi è Simone Gulino? È follia, il sorriso, la spensieratezza, la grinta la testardaggine, la forza… quella grinta che davi anche a me.. Si fratellino, anche se begli anni sei diventato un fratellone: le tue mani grandi grandissime… Quando arrivava Simone Gulino si sentiva: eri luce che abbagliava davvero, tanto che qualche volta, amore mio, abbagliava anche te. Eri bello e dannato, con quel ciuffo quanti cuori hai spezzato, e quanti errori hai fatto tanti, tantissimi, come tutti, la differenza è che a te li ho visti pagare tutti, anche i nostri. Dovevamo proteggerti, ma tu ci hai superato…Se ci pensi in 27 anni hai fatto tanto, tantissimo. Come ha scritto qualche amico tuo, sei morto come le star, ma tu eri una star. Simone era un attore americano. Sapevi farti amare e odiare con una velocità tale che mi lasciavi senza parole, hai fatto uno scacco matto a tutti, senza parole. Un po´ di Simone Gulino l’hai lasciato a ognuno di noi. La vostra è stata una partenza improvvisa, senza preannuncio. Buon viaggio ragazzi, che siate da esempio per ciascuno di noi quando schiacciamo il pedale a tavoletta».