Un povero gabbiano ucciso facendolo esplodere con un petardo. A stretto giro di posta i responsabili sono stati individuati: si tratta di due pescatori che si trovavano a bordo del loro peschereccio tra Siniscola e La Caletta, a San Teodoro, in Gallura; il video del drammatico gesto ha fatto il giro del web in pochissimo tempo e il lavoro dei militari ha permesso di individuare queste persone. Adesso rischiano il carcere. Come auspicano gli animalisti. E non c'è da dar loro torto.
In base all'articolo 544-ter del Codice penale, infatti,
"chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5.000 euro a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell'animale".