I sei siti Unesco della Sicilia rischiano di essere eliminati dalla lista del Patrimonio dell'Umanità. Di fatto, non si tratta di una questione nuova, che è tuttavia è tornata alla ribalta, come segnalato da due articoli, pubblicati sul Corriere di Ragusa e su La Sicilia. Gli ispettori Unesco avrebbero fatto presente con chiarezza, tanto alla regione Sicilia che all'assessore ai Beni culturali Antonio Purpura che i sei siti (Siracusa, le Isole Eolie, la Valle dei Templi, la Villa del Casale di Piazza Armerina, le città barocche della Val di Noto e l'Etna) non hanno ancora costituito l'apposito Comitato di gestione (previsto dall'Unesco), pur facendo parte dell'elenco da molti anni.
Gli ispettori, inoltre, sono stati molto critici nei confronti della gestione dei siti, dopo averli visitati negli ultimi mesi, dando un "ultimatum" di sei mesi. Alle loro relazioni, di fatto, si sarebbero aggiunte alcune segnalazioni negative dei turisti. Il Comitato di gestione, la cui creazione dovrebbe essere coordinata dalla Regione Sicilia, deve essere composto da rappresentanti degli enti pubblici e privati del territorio in cui si trova il sito da tutelare ed è responsabile dell'applicazione delle linee guida imposte dall'Unesco, determinando anche l'utilizzo delle risorse finanziarie, monitorando lo stato di conservazione del sito e adottando le decisioni per la valorizzazione e la fruizione.