A circa 13 chilometri dal centro della città di Messina si trova uno dei borghi marinari della Sicilia più famosi: Ganzirri. Con i suoi vicoli caratteristici e le costruzioni basse, custodisce la classica struttura del borgo marinaro. Include il Lago Grande (o Pantano Grande), collegato direttamente con il Mare Ionio, e il Lago Piccolo, unito al Mar Tirreno. Insieme a Torre Faro crea la punta nord-orientale della Sicilia, zona più vicina alla Calabria. Esploriamolo insieme.
Il nome di questo borgo marinaro deriva dall’arabo Khanzir, che indicava in generale i suini (maiale o chinghiale). Potrebbe derivare da “cinghialaia”, vista la prolificità storica di tale animale nel circondario peloritano. Gli arabi avrebbero chiamato questo territorio Ghadir-al-Khanziri, cioè il “Pantano dei Cinghiali”. La parola ghadir significa appunto “stagno”, “palude”. La voce attuale deriva dalla corruzione dialettale dell’aggettivo al-Khanziri (“del Cinghiale”). Non manca, inoltre, un riferimento al mito. La città di Messina è tradizionalmente legata al mito di Nettuno, dio del mare e protettore della città, nonché colui che divise la Sicilia dal resto della penisola italiana con un colpo di tridente. A Ganzirri sarebbe esistito un tempio dedicato proprio a Nettuno, situato sul lago Margi, posto tra il Pantano Grande e il Pantano Piccolo. Ora che conosciamo l’origine del nome e del mito, scopriamo cosa vedere a Ganzirri.
La Torre dei Saraceni costituisce un significativo esempio di arte medievale. Si trova lungo la costa che si affaccia sullo Stretto di Messina e aveva una funzione di sorveglianza. Sarebbe stata una vera e propria roccaforte, dalla quale le vedette potevano scagliare frecce verso le imbarcazioni nemiche. Una delle attrattive principali di Ganzirri è sicuramente la festa del patrono, San Nicola di Bari (ogni anno nella seconda domenica di agosto). L’ultimo tratto della processione che gli è dedicata è molto caratteristico. Si svolge nel lago Grande: la statua viene portata in barca, a sottolineare l’indissolubile legame tra questo borgo e il suo mare. E proprio il mare regala il prodotto più rappresentativo: ecco quale.
L’area di Ganzirri è celebre per l’attività tradizionale di molluschicoltura. Si tratta di un’attività antica. Pensate che già le cronache di Plinio il Vecchio raccontano che da sempre nei laghi di Ganzirri è stata praticata la pesca, ma soprattutto la molluschicoltura con la produzione di telline, vongole, cuori di mare, cozze e persino ostriche.