Gesualdo Bufalino sceneggiatore cinematografico. A venticinque anni dalla tragica scomparsa dello scrittore siciliano, dalle carte autografe è emerso un inedito intitolato “Io, Franca Florio“. Si tratta di una sceneggiatura commissionata allo scrittore tra il 1993 e il 1994 da Edward R. Pressman, produttore cinematografico americano (“Wall Street” di Oliver Stone). A darne notizia, la Fondazione Bufalino di Comiso. Il copione è dattiloscritto con correzioni a mano e varianti fatte dallo stesso autore. Interlocutore fu Alessandro Camon, figlio di Ferdinando, sceneggiatore, che si era trasferito a Hollywood come produttore esecutivo. Ecco i dettagli.
Il soggetto della sceneggiatura è il racconto della vita di Franca Florio, moglie di Ignazio Florio. Una donna siciliana dalla vita leggendaria. Non si trattava della prima prova da sceneggiatore di Gesualdo Bufalino. Tra il 1988 e il 1989 lo scrittore aveva collaborato da consulente con Sandro Bolchi e Lucio Mandarà all’adattamento per la tv del romanzo di De Roberto “I Viceré” e, successivamente, aveva scritto il “timido abbozzo” di sceneggiatura tratto dal suo romanzo “Argo il cieco”. Alla consegna di “Io, Franca Florio”, il produttore avrebbe dovuto trovare un regista per farne un film rivolto al grande pubblico.
Lo scrittore, in un appunto del 1995, indicava la sceneggiatura come testo da inserire nel secondo volume delle “Opere” Bompiani. Il dattiloscritto è stato affidato a Nunzio Zago, direttore scientifico della Fondazione Bufalino, affinché lo valuti. “Splendore assoluto e poi decadenza fisica ed esistenziale sono temi congeniali allo scrittore comisano ma sono ansioso di conoscere le valutazioni del professor Zago – dice il presidente della Fondazione Giuseppe Digiacomo – Intanto, confesso che mi emoziona questa dimensione di Gesualdo Bufalino non solo grande cinefilo ma, addirittura, sbalzato nello spazio e nel tempo dalle poltroncine sgangherate del Cinema Vona di Comiso allo star system di Hollywood”.