È arrivata la conferma. Il cadavere carbonizzato trovato lo scorso gennaio a Piano Rizzi, nelle campagne di Salemi (Tp), è di Francesco Ciaravolo. Il 48enne, piccolo imprenditore, era all’interno della sua auto, una Mercedes Classe C.
Il Ris dei carabinieri di Messina, incaricato dall’accertamento della Procura di Marsala, ha accertato l’identità e adesso si propende per l’ipotesi del suicidio.
Il 28 dicembre scorso Ciaravolo non si era presentato in chiesa a Castelvetrano, dove avrebbe dovuto sposarsi. Come spiega BlogSicilia.it, nelle prime fasi dell’indagine gli investigatori hanno sentito diverse persone “per cercare di individuare – aveva spiegato il procuratore Pantaleo – eventuali soggetti che potessero avere motivi di rancore verso Ciaravolo”.
Inoltre – aggiunge BlogSicilia – il nucleo familiare della mancata sposa risulta essere lontano da eventuali contesti criminali. Per gli investigatori sarebbe da escludere una vendetta nei confronti dell’imprenditore.
Nel passato di Ciaravolo c’è un modesto precedente penale. E’ stato, infatti, condannato a quattro mesi di reclusione e 60 euro di multa, con pena sospesa, per truffa.
Il fatto risale al 2009, quando Ciaravolo chiese all’Enel l’allaccio per la fornitura di energia elettrica, ma fornendo il nome e il documento d’identità di un’altra persona, che poi si vide recapitare una bolletta di 246 euro.