Ancora un orgoglio siciliano. Al comando delle Forze Aeree della Marina Militare Italiana, a capo, nell’Indo-Pacifico, della più imponente esercitazione congiunta mai realizzata in acque così remote c’è l’ammiraglio palermitano Giancarlo Ciappina.
Mentre la Marina russa svolge esercitazioni di guerra navale nel Mar Mediterraneo e Mario Draghi invita i governi europei ad attivarsi concretamente per una Difesa comune, le Forze Armate di venti marine internazionali sono schierate nell’Indo-Pacifico, sotto il comando dell’Ammiraglio siciliano, che sta attualmente navigando dall’Australia verso Giacarta.
Con il suo “Career Strike Group” il palermitano Giancarlo Ciappina è al timone della più vasta esercitazione congiunta mai realizzata in quella regione nell’ambito della missione internazionale “Pitch Black“, che coinvolge la nostra portaerei e 140 aerei di diverse tipologie.
Ma chi è l’Ammiraglio siciliano? Scopriamolo insieme.
Chi è l’Ammiraglio Giancarlo Ciappina
Nato a Palermo il 14 agosto 1972, Giancarlo Ciappina si è laureato presso l’Accademia Navale nel 1996 in Scienze Marittime e Navali. Nel 1998 ha ottenuto le “ali” di Aviatore Navale come pilota di aeromobili ad ala fissa a Corpus Christi (Texas, USA) e ha completato l’addestramento come pilota di elicotteri a Pensacola (Florida, USA).
Ha raggiunto la prontezza operativa come pilota di elicotteri Augusta Bell 212 per la lotta antisommergibile e ha servito fino al 2004 a bordo di diverse unità della flotta, tra cui le fregate Grecale e Scirocco e la nave pattuglia “Comandante Cicala Fulgosi“, assegnato a assegnato al 5° Gruppo Elicotteri presso la Stazione Aeromobili della Marina Militare di Luni (MARISTAELI LUNI).
Dal 2005 al 2006 ha comandato la nave pattuglia “Spica”, operando nel Mediterraneo in attività di sorveglianza della pesca illegale e supporto all’immigrazione. Dal 2006 al 2010 è stato responsabile dei programmi di armamenti e veicoli senza pilota presso il Dipartimento Guerra Aerea dello Stato Maggiore della Marina. Ha ricoperto ruoli di rilievo come Capo Ufficio e Aiutante di Bandiera del Capo di Stato Maggiore della Marina, Capo Ufficio del Sottosegretario di Stato alla Difesa e Aiutante di Bandiera del Ministro della Difesa. Dal 2015 al 2016 ha comandato la fregata “Virginio Fasan” durante operazioni nel Mediterraneo.
Tra il 2016 e il 2019 è stato Capo Ufficio del Vice Capo di Stato Maggiore della Marina e nel 2020 ha guidato l’Ufficio per lo Spazio Extra-atmosferico e le Tecnologie Innovative. Ha comandato la portaerei Cavour dal 2020 al 2021, guidandola nella campagna “Ready For Operation” per la certificazione degli F-35B. Dal 2021 al 2023 è stato Assistente Esecutivo del Capo di Stato Maggiore della Marina. Dal giugno 2023 è Direttore del Dipartimento Aviazione Navale e Comandante delle Forze Aeree della Marina Italiana. Promosso Contrammiraglio il 1° gennaio 2022. Oggi è l’Ammiraglio a capo delle Forze Aeree della Marina Militare a capo di una strategica esercitazione militare nell’Indo-Pacifico.
Intervistato dal quotidiano “La Sicilia” l’Ammiraglio Giancarlo Ciappina ha sottolineato il ruolo strategico della Marina Militare Italiana, che deve essere pronta a difendere i propri spazi marittimi, con la capacità di intervenire rapidamente ovunque sia necessario. Il coordinamento con le marine alleate è, del resto, fondamentale per difendere gli interessi nazionali e la presenza di una nave e di un Carrier Strike Group rappresenta “un’azione di rassicurazione e insieme di deterrenza perché dimostriamo di poter portare ovunque sia necessario una capacità militare molto spinta e avanzata”.
L’esercitazione sarà anche un’imperdibile occasione per testare gli F-35B, i 6 aerei della Marina Italiana che andranno a sostituire gli Harrier (AV-8BII Plus). Per l’Ammiraglio questa campagna ha permesso di testare gli F-35 in un contesto multinazionale realistico, con ampi spazi aerei non replicabili in Europa.
Sono già stati condotti addestramenti avanzati con l’Aeronautica italiana e le portaerei americane e si proseguirà in un secondo momento con la Marina inglese.
La guerra in Ucraina ha stravolto gli scenari geopolitici e la Marina Italia gioca un ruolo fondamentale nell’ambito della cooperazione con altre forze armate, della condivisione delle informazioni in modo sempre più avanzato e nel supporto di partner e alleati, in un contesto in cui tutto è interconnesso, soprattutto via mare.
L’Ammiraglio comanda tutte le forze aeree della Marina, tra cui le basi siciliane, postazioni strategiche che Ciappina conosce molto bene essendosi addestrato proprio a Catania, a Maristaeli: “Questa base in Sicilia, che è proiettata al centro del Mediterraneo, ha ruolo strategico perché l’Isola si trova nel cuore quindi, laddove ci sono tutti i traffici vitali. Augusta è la base più avanzata per dare supporto alle navi della Marina italiana, ma anche ai nostri alleati della base di Sigonella. Lì teniamo le forze da pattugliamento costiero che include tutte le navi che vanno a fare la vigilanza e proteggere i nostri pescherecci che non vengano minacciati da altri Paesi costieri. Le forze aeree supportano questa azione insieme al distaccamento che abbiamo mantenuto a Pantelleria, che è ancora più al centro di questi traffici sensibili”.
Al ritorno della missione l’Ammiraglio farà ritorno in Sicilia, a Catania per volare e tornerà a volare con l’elicottero SH212.