C’era una volta un tipico cioccolatino torinese che si innamorò perdutamente della Sicilia. Il loro fu un amore ricambiato e felice, culminato in un matrimonio chiamato Tourinot Bianco. È questa la storia della nuova creazione firmata da Guido Gobino: un Gianduiotto siciliano preparato con mandorle, scorza d’arancia e sale marino. Le mandorle sono quelle della varietà Tuono e sono tostate in laboratorio. Le arance sono raccolte a Noto. Il sale integrale arriva direttamente dalle saline di Paceco (Trapani): viene estratto con il metodo tradizionale dell’evaporazione naturale dell’acqua marina.
Il Tourinot Bianco la quinta ricetta del giandujotto di Gobino. Pesa appena 5 grammi, ma racchiude un mondo intero. La ricetta è nata dopo oltre un anno di lavoro, con il suo team di giovanissimi collaboratori, tra cui il figlio Pietro. Alla prima prova ne sono seguite 19. C’è stata un’intensa ricerca delle materie prime, con innumerevoli tentativi e sedute di degustazione, prima di identificare la ricetta perfetta.
Un nuovo colpo di fulmine, dunque, suggella un dolcissimo amore. Le mandorle di Avola sono un’eccellenza indiscussa del territorio siciliano, così come gli agrumi e il sale delle saline Trapanesi, così prezioso, da essere chiamato “oro bianco”. «Ci siamo lasciati trasportare dalla spuma di mare delle Saline – dice l’azienda – nella terra generosa degli aranceti, la Sicilia, dal profumo del mallo verde delle mandorle fresche e da quello del sale integrale della Salina di Paceco. Un sapore tutto Mediterraneo». L’arte pasticciera, in questo caso, ha portato a termine una importante missione: il gianduiotto siciliano è riuscito a mettere d’accordo Nord e Sud dell’Italia. Foto: Angelo Amboldi – Licenza.