Parliamo di giardini siciliani, mete perfette per chi vuole trascorrere del tempo all’aria aperta. Con l’arrivo della bella stagione, cresce la voglia di uscire e godere dei caldi raggi del sole.
I più bei giardini siciliani offrono la possibilità di trascorrere qualche ora di relax, circondati da splendidi fiori e piante rigogliose. Si tratta di una soluzione ideale, soprattutto in questo periodo storico in cui il turismo punta tutto sulla sicurezza dei luoghi e dei visitatori.
Oggi abbiamo deciso di suggerirvi 10 giardini siciliani da scoprire: sono sparsi in tutte le province, quindi avrete solo l’imbarazzo della scelta!
I migliori Giardini siciliani
- Orto Botanico di Palermo: si tratta dell’Orto Botanico più grande d’Europa, un vero e proprio gioiello. All’interno vi sono ampi viali, tantissime piante e fiori da scoprire. L’atmosfera è magica e perfetta per gli amanti della fotografia.
- Giardino del Biviere di Lentini (Siracusa): Leggenda narra che Ercole, figlio di Giove, portò qui in dono a Cerere, dea delle messi, la pelle del leone Nemeo, da lui sconfitto, e che qui creò un lago che da lui prese il nome (Lacus Erculeus). Nei secoli il lago cambiò nome: gli arabi lo chiamarono Beverè, abbeveratoio di greggi e vivaio di pesci.
- Giardino Nuova Gussonea. Alle pendici dell’Etna c’è un prezioso giardino. Si tratta dell’Orto Botanico di Ragalna, che si estende all’interno del demanio forestale Giovanni Saletti, proprio nel cuore del Parco. Il nome Nuova Gussonea è stato scelto in onore del noto studioso della flora sicula Giovanni Gussone.
- Radicepura di Giarre (Catania). Venerando Faro ha qui messo in risalto la sua storica esperienza nel florovivaismo internazionale, riversando la sua passione in 5 ettari di terreno, 3000 specie di piante, una Banca dei Semi e strutture dedicate all’accoglienza congressuale e ad eventi privati.
- Giardino della Kolymbetra di Agrigento. È un sito archeologico di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica, ubicato in una piccola valle nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento. Nel 1999 la Regione Siciliana lo affidò in concessione gratuita al Fondo Ambiente Italiano (FAI) per un periodo di 25 anni, ponendo fine alla situazione di abbandono in cui era caduto negli ultimi decenni del Novecento.
- Villa Malfitano di Palermo. Il giardino della villa è stato progettato da Emilio Kunzmann e si estende per circa 7 ettari. L’entrata sulla Via Dante è caratterizzato da un’imponente cancellata in ferro battuto e la parte di giardino ad esso adiacente è stata coltivata all’inglese, con vialetti che permettono un percorso. La parte opposta è stata realizzata all’italiana, quindi caratterizzata da spazi disposti geometricamente e in maniera simmetrica intorno alla villa. All’interno si trovano piante rare provenienti da tutto il mondo e un vivaio che conservava circa 150 esemplari diversi di orchidee.
- Giardini del Balio di Erice (Trapani). Il giardino, di originale gusto inglese, è stato impiantato a metà del secolo XIX per volontà del conte Agostino Pepoli. È un vero e proprio monumento naturale e la vista, da qui, è spettacolare.
- Villa comunale di Taormina (Messina). I giardini pubblici costituiscono uno dei luoghi più panoramici della cittadina. Un vero e proprio polmone verde, popolato da una rigogliosa vegetazione. La villa era originariamente abitata dalla nobildonna scozzese Lady Florence Trevelyan.
- Giardino Ibleo di Ragusa. È il più antico dei quattro giardini principali di Ragusa. La villa di Ragusa Ibla fu costruita nel 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali e di buona parte del popolo che lavorò gratuitamente per la realizzazione dell’opera.
- Villa Giulia di Palermo. Villa Giulia è un luogo incantato, talmente speciale da essere definito da Johann Wolfgang Goethe “il più bell’angolo della terra”. Gli spazi all’aperto racchiudono una profonda ricchezza concettuale.