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Sicilia del mito: storia del gigante Erice.

  • Fu re di Eryx, un territorio della Sicilia occidentale (l’odierna Erice).
  • Era figlio di Afrodite e di Bute, un argonauta.
  • Era talmente forte e sicuro di sé, da sfidare Ercole.

Tra la Sicilia e i giganti c’è sempre stato un rapporto molto particolare. Da tempo immemore si riportano storie di giganti in tutto il territorio, sospesi tra mito e realtà. Spesso, infatti, per giustificare fenomeni misteriosi o eventi naturali, si fa ricorso a questi grandi personaggi. Giusto per fare un esempio, si crede che a sorreggere la Sicilia sia proprio un gigante: Tifeo. Ma non è di lui che vogliamo parlare oggi, bensì del gigante Erice. Torniamo, quindi, in uno dei borghi più belli della Sicilia. Erice, Eryx in greco antico, è un personaggio della mitologia greca figlio di Afrodite e di Bute, un argonauta. Fu re di Eryx, un territorio della Sicilia occidentale che corrisponde all’odierna Erice. Era talmente sicuro della sua forza straordinaria e della sua bravura come pugile, da sfidare tutti quelli che incontrava. I malcapitati, il più delle volte, ci rimettevano le penne.

La presunzione del gigante Erice lo portò a misurarsi anche con Ercole, che passava dalla Sicilia con il bestiame di Gerione. I due si sfidarono: in palio, da una parte venne messa la mandria, dall’altro il regno del semidio dei siciliani Elimi. L’incontro finì tragicamente per il re siciliano, che venne sepolto nel tempio dedicato alla madre Afrodite ad Erice. Il suo nome, invece, fu dato al monte presso il santuario. Ercole, costernato per la morte dell’avversario, lasciò il regno al suo popolo, dicendo che un giorno uno dei suoi discendenti ne avrebbe preso possesso. Effettivamente, molte generazioni dopo, il lacedemone Dorieo (che si proclamava appartenente alla famiglia degli Eraclidi) organizzò una spedizione in Sicilia. Giunto qui, si arrogò il diritto del possesso delle terre vicino al monte e vi fondò una città cui diede il nome di Eraclea, città che fu in seguito distrutta dai Puni.

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