La Gioconda, celebre per il suo enigmatico sorriso e per gli interrogativi che da sempre affascinano storici dell’arte, scienziati, scrittori e registi, è stata sottoposta al consueto controllo annuale.
Quest’anno a revisionare la celebre opera d’arte c’è il restauratore siciliano Roberto Merlo, messinese, classe 1989, che ha preso parte ad un appuntamento speciale, che si tiene ogni anno durante una giornata di chiusura del Louvre, lo splendido museo parigino dove il capolavoro di Leonardo Da Vinci è gelosamente custodito.
Il check-up della tela è avvenuto alla presenza del ministro della Cultura francese, Rachida Dati che ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto: “Grazie agli esperti che si sono mobilitati per preservare questo tesoro nazionale di fama mondiale”.
La vocazione di Roberto affonda le radici nella sua infanzia a Messina, dove grazie ai suoi genitori ha sempre coltivato un amore innato per l’arte. Laureatosi in conservazione dei beni culturali all’Università Carlo Bo di Urbino, già da bambino amava visitare i musei, sognando un giorno di poter toccare i capolavori che tanto lo affascinavano.
Dopo gli studi, ha scelto Parigi per proseguire il suo cammino: una città che, dopo l’Italia, rappresenta uno dei cuori pulsanti della cultura artistica europea.
Roberto Merlo è arrivato qui nel 2014 e nel 2020 è diventato socio di “Arcanes”, un rinomato laboratorio di restauro diretto dalla restauratrice italiana Cinzia Pasquali, dove ha affinato le sue capacità e ottenuto incarichi di prestigio.
Per Roberto Merlo, il Louvre è diventato, oggi, una seconda casa. In Francia ha trovato il luogo ideale per realizzare il suo sogno: prendersi cura dei grandi capolavori dell’arte.
Oltre alla Monna Lisa, ha lavorato su progetti di altissimo rilievo come il restauro del Salone della Pace nella Reggia di Versailles e delle decorazioni della Cancelleria di Orléans, la tela monumentale di Hubert Robert nella scalinata d’onore dell’Hôtel de Beauharnais (sede dell’Ambasciata di Germania) e San Lorenzo martire di P. Lehoux (Museo d’Orsay).
Tra le sue opere restaurate ci sono anche David e Golia di Guido Reni, il Massacro di Scio di Eugène Delacroix e, più di recente, le celebri Stagioni dell’Arcimboldo, riportate al loro splendore originario.
Roberto Merlo si è specializzato nelle tecniche di analisi non invasive delle opere d’arte grazie alla partecipazione a diversi “IPERION Camps”, organizzati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Ha inoltre contribuito allo studio di numerosi capolavori, tra cui la Vergine con il fuso di Leonardo da Vinci (collezione privata) nell’ambito del programma internazionale MOLAB, la Battaglia di Pidna e il Trionfo di Paolo Emilio di A. Del Verrocchio (Museo Jacquemart-André) e i tre dipinti della Cappella di San Matteo realizzati dal Caravaggio nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.
L’incarico di supervisionare la revisione annuale della Gioconda rappresenta per lui un traguardo straordinario che vive con grande orgoglio.
Grazie al suo contributo, la Sicilia e l’Italia riaffermano il loro ruolo di protagoniste nella tutela del patrimonio artistico mondiale. La storia di Roberto Merlo dimostra come passione, talento e dedizione possano portare un giovane siciliano dalla Sicilia agli eleganti saloni del Louvre a superare i propri limiti e realizzare i propri sogni.
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