Il maestro Giovanni Allevi è tornato a incantare il pubblico siciliano, con uno splendido concerto, che si è tenuto venerdì 14 giugno nella suggestiva cornice di Palazzo dei Normanni a Palermo.
Il compositore e musicista ha fatto tappa in città per il suo primo tour dopo la malattia, commuovendo gli spettatori presenti con un concerto unico, intervallato da dialoghi e riflessioni, da cui è emerso tutto il suo amore per la musica, un amore che gli ha dato la forza per rialzarsi e affrontare il buio della malattia.
Le suadenti note di Allevi sono riuscite a raccontare tutta la sofferenza e il dolore vissuto in questi anni dall’artista, ma anche la gioia, le nuove consapevolezze e la speranza di un futuro migliore.
Un dialogo intimo tra note e parole
Allevi si è esibito a Palazzo dei Normanni, offrendo alla città di Palermo un concerto inedito ed emozionante, sessanta minuti di spettacolo dove l’artista ha combinato sapientemente musica classica e sonorità contemporanee, fermando il tempo con il suo brano di punta “Back to Life”.
Qualche mese fa Allevi, ospite del 74° Festival di Sanremo, aveva così dichiarato: “Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima”, facendo la sua prima apparizione dopo ben due anni di stop.
Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, ha accolto con gioia la presenza dell’artista, sottolineando l’importanza di ascoltare la sua musica non solo dal punto di vista artistico, ma anche per le lezioni di vita che è capace di offrire.
Nel suggestivo cortile Maqueda, Allevi ha intrecciato le sue note con riflessioni profonde sulla vita, la sofferenza e la bellezza, dialogando con la giornalista Hoara Borselli e il pubblico presente: “In questi due anni mi sono avvicinato al nucleo più profondo della fragilità, ho conosciuto un mondo nascosto e stigmatizzato, quello della sofferenza. Ho sentito dentro di me uno spostamento di orizzonti, passando dalla frenesia lavorativa ad un profondo desiderio fatto di silenzio e luce”.
Durante il concerto Allevi ha parlato della malattia, che lo ha colpito nel 2022 e lo ha tenuto lontano dal palco. La sua battaglia, accompagnata da ansia e dolore fisico, è diventata, alla fine, un viaggio alla scoperta di un nuovo sè: “Suonare con due vertebre fratturate non è facile, ma ho imparato ad accogliere la fragilità e la debolezza con tenerezza”, ha raccontato l’artista.
“La malattia mi ha insegnato che il mio futuro non può spingersi troppo oltre”, ha affermato. La malattia l’ha costretto, infatti, a vivere in un eterno presente, distaccandosi da ciò che è stato e ciò che sarà. “Posso dire che non si sta poi così male,” ha poi concluso l’artista con serenità.