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Giovanni Morello, appena 6 anni, è morto lo scorso 13 gennaio all’ospedale di Rovigo, in Veneto per via di un’insufficienza multi-organo causata da un malfunzionamento dell’intestino. E poco importa che al Santa Maria della Misericordia non ci sia il reparto di Chirurgia Pediatrica: la visita specialistica era basilare. Come scrive "Il Gazzettino",

ne sono convinti i consulenti del Pubblico ministero, Davide Nalin, i docenti dell’Università di Padova Raffaele De Caro e Andrea Porzionato, che hanno depositato la perizia che riguarda il triste caso di omicidio colposo che vede avviati verso un probabile rinvio a giudizio almeno due medici del nosocomio del capoluogo polesano.

Il bambino venne ricoverato il 10 gennaio con i sintomi dell’influenza. Gli venne eseguita un’ecografia, che diede esito negativo, ma la notte del 13 gennaio le cose si complicarono. Un’altra ecografia escluse occlusioni intestinali, ma le condizioni del piccolo si aggravarono tanto da costringere i medici a intubarlo. Un arresto cardiaco, causato, come evidenziò l’autopsia, dalla diminuzione del sangue circolante e da uno choc settico conseguente lo strangolamento dell’ansa ileale dell’intestino con occlusione e perforazione, lo portò alla morte lo stesso giorno.