A Camporeale, un piccolo borgo siciliano di meno di tremila abitanti, il cinema sembrava un sogno lontano, quasi irraggiungibile. Eppure, proprio da questo angolo di Sicilia è iniziata la straordinaria storia di Giulia Maenza, oggi uno dei volti emergenti del cinema e della televisione italiana.
Cresciuta tra ulivi, fichi d’India e aranci, Giulia ha sempre avuto un legame profondo con la sua terra, che, seppur priva di sale cinematografiche, le ha dato la forza e la determinazione per inseguire i suoi sogni.
La sua passione iniziale non era il cinema, ma lo sport. “Ero un’appassionata di atletica leggera”, racconta Giulia Maenza in una recente intervista a Vogue Italia. Per cinque anni ha praticato con dedizione la corsa, allenandosi ogni giorno allo Stadio delle Palme di Palermo. Ed è proprio lì, durante uno dei suoi allenamenti, che il destino si è presentato. “Mentre correvo, una persona mi disse che ero bella e che avrei potuto fare la modella. Avevo solo quattordici anni”, ricorda l’attrice.
Fu quel momento a cambiare la sua vita, segnando l’inizio di un percorso che l’avrebbe portata a calcare non solo le passerelle della moda, ma anche i set cinematografici.
Dopo aver intrapreso la carriera di modella, Giulia Maenza ha trovato nel cinema una nuova dimensione artistica, che le ha permesso di esprimere il suo talento. Il debutto sul piccolo schermo è avvenuto nel 2016 nella serie tv “La mafia uccide solo d’estate“, diretta da Luca Ribuoli, dove ha recitato accanto ad Anna Foglietta.
Questa esperienza ha aperto la strada a progetti ancora più ambiziosi, portandola a lavorare con nomi importanti del panorama cinematografico italiano.
Nel 2021, Giulia ha partecipato al film Netflix “Il filo invisibile“, al fianco di Francesco Scianna e Filippo Timi, guadagnandosi il Premio Atena Nike come “Miglior Attrice Esordiente nel 2022”.
Il suo talento poliedrico l’ha resa una delle giovani attrici più promettenti, tanto da essere coinvolta in numerosi progetti di rilievo. Tra questi, la seconda stagione della serie Amazon Prime Video The Bad Guy, in cui interpreta Teresa Suro, figlia di un temuto boss mafioso.
“Teresa è una donna piena di fragilità, cicatrici e dolore, ma riesce a trasformare tutto questo in forza interiore. Mi sento molto vicina a lei, soprattutto per la sua determinazione”, racconta Giulia a Vogue Italia.
Il 2025 la vedrà protagonista del film “U.S. Palmese“, accanto a Rocco Papaleo, e del progetto cinematografico “Orfeo“, ispirato al mito di Orfeo ed Euridice. Attualmente è sul set di “Alberi erranti e naufraghi“, diretto da Salvatore Mereu, confermando la sua continua ascesa nel panorama artistico italiano.
Nonostante il successo, Giulia non ha mai dimenticato le sue radici siciliane. Questo legame profondo con la sua terra emerge anche nei ruoli che interpreta, come quello di Concetta in U.S. Palmese, una giovane donna, che lotta contro le convenzioni del suo paese per portare un cambiamento significativo.
Giulia si definisce una femminista inclusiva, aperta al confronto e determinata a valorizzare il ruolo delle donne. È particolarmente sensibile al tema della violenza, soprattutto quella verbale ed emotiva, e invita a non sottovalutare l’importanza della comunicazione per chiedere aiuto. “In realtà, noi donne siamo tutte forti e speciali. Dobbiamo solo imparare a valorizzarci e a non abbatterci da sole”, sottolinea l’attrice.
A soli 24 anni, Giulia Maenza rappresenta un modello di forza e determinazione per le nuove generazioni, dimostrando che con impegno e passione si possono raggiungere importanti e inaspettati traguardi.
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