Ci sono parole che raggiungono il cuore. Parole ispirate, che partono dall’anima e raggiungono l’anima di chi le legge. La dimostrazione di quanto abbiamo appena scritto si trova nelle poesie di Giuseppe Lodato, scritte in lingua siciliana e dedicate ai sentimenti e alla riflessione. I suoi versi, condivisi dalla nostra pagina, hanno avuto un incredibile successo e sono stati condivisi e apprezzati da centinaia di migliaia di utenti. Si tratta di una di quelle storie che è bello raccontare e leggere, perché dimostrano che i social possono – e devono – essere un veicolo di messaggi positivi. Ad essere molto apprezzata, in particolare, è stata la poesia ‘Na carizza, che potete leggere qui. Le parole di Giuseppe descrivono in modo sensibile il delicato periodo storico che stiamo vivendo, che mette quotidianamente a dura prova ognuno di noi. Un gesto semplice, come una carezza, è diventato straordinario: eppure ce ne sarebbe davvero bisogno.
Il successo delle poesie ha colto Giuseppe Lodato di sorpresa: «È stato inaspettato – ci ha raccontato -. Non credevo che dei semplici versi dettati dal cuore potessero raggiungere tantissime persone, specialmente nel 2021 dove nel mondo dei social attira molto l’immediatezza delle immagini». Attraverso i social sono arrivati tanti commenti affettuosi: «Leggere centinaia di commenti ai miei versi – ha aggiunto Giuseppe – mi commuove, perché la gente si è soffermata leggendo e spesso facendo propria la poesia».
Gli abbiamo chiesto come fosse nato questo suo interesse per la poesia: «Ho iniziato – ci ha risposto – grazie alla mia passione di collezionista di cartoline e alla voglia di dare vita alle cartoline mettendo in pochi versi quello che mi dettava la stessa cartolina. Amo profondamente la mia terra e le radici su cui affonda. Ho scritto parecchi racconti proprio sulla Sicilia dei primi del Novecento perché credo che la memoria storica sia un dovere morale». Per concludere, Giuseppe Lodato ci ha detto: «Spero che i miei versi possano regalare sorrisi e possano fare riflettere su chi eravamo, su chi siamo e su cosa è giusto puntare ogni giorno della nostra vita». Lo speriamo anche noi.
Foto di Giuseppe Abate