C’è solo un siciliano che può vantare il titolo di Master Sakè: Giuseppe Nobile. Soltanto lui, che ha unito l’amore per il cibo di qualità con la curiosità, l’impegno e lo studio, ha ottenuto il riconoscimento della Sake Sommelier Association di Londra.
In vent’anni di ricerca e passione per la cultura orientale, Giuseppe Nobile è diventato il non plus ultra per il mondo del sushi nella nostra regione. Il settore della cucina orientale è in rapida crescita e ha portato, in Italia così come in Sicilia, un considerevole indotto economico, creando numerose occasioni di lavoro.
Nobile è un vero e proprio punto di riferimento per la ristorazione “made in Japan” in ambito internazionale. Ogni giorno lavora e sperimenta nel rispetto dei sapori nipponici, riuscendo anche a coniugarli con la tradizione culinaria mediterranea. Così ha imparato a proporre in maniera più discorsiva il sakè, fondendo un’integrazione tra assaggio e presentazione, servizio e abbinamento con il cibo. A seconda dei contesti, inoltre, Giuseppe Nobile sa spiegare la bevanda della tradizione tanto con un linguaggio lirico, quanto con un linguaggio tecnico.
Il suo percorso di studi è iniziato a Roma, poi è passato da Milano e, naturalmente, dal Giappone. All’accademia del sushi di Tokyo ha imparato come si producono il sakè e il miso: qui ha raggiunto l’ambito titolo di Advanced Sake Sommelier, diventando ambasciatore del sakè.
Nato da una famiglia di produttori di olio e vino, il master sake sommelier “made in Catania” sa bene come riconoscere la materia prima di qualità.
Si è laureato, nel 2004, in Scienze e Tecnologie Alimentari, all’Università di Catania e ha conseguito poi il dottorato di ricerca. Per 14 anni ha lavorato al parco scientifico e tecnologico della Sicilia, dove ha effettuato diversi tipi di sperimentazioni, ma soprattutto è entrato a contatto con il presidio Slow Food.