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Il Piano Barlaci si trova in una delle zone più antiche di Termini Imerese dove nei secoli tante culture si sono intrecciate e tanti popoli si sono incontrati, lasciando tracce indelebili del loro passaggio. Siamo nella parte alta della città a pochi passi dalla Villa Palmeri; è questo luogo faceva anticamente parte della grande giudecca termitana dove gli ebrei avevano il loro tempio e le loro principali attività. Ma ecco a tal proposito cosa scrive il canonico Rocco Cusimano in un suo testo mandato in stampa nel 1926:

Dopo la distruzione di Gerusalemme, gli ebrei, senza patria e senza tempio andarono dispersi in tutte le parti del mondo, e così si realizzò la profezia del Redentore. Un gran numero venne a stabilirsi pure a Termini, occupando il cosi detto Piano Barlaci, che cominciava dalla ex chiesa di San Domenico e si estendeva da Porta Palermo sino al piano del Duomo. Come il Piano Barlaci, il 12 settembre 1467, dal Vicerè D. Lupo Ximen Durrea fu concesso ai Domenicani, costoro fecero di tutto per cacciarne gli Ebrei, e vi riuscirono poi facilmente, dietro il decreto di Ferdinando II, che ordinava l’espulsione di tutti gli ebrei dai suoi territori. Espulsi gli ebrei da Termini, fra Girolamo di Leo termitano, col permesso del pontefice Alessandro VI, fece convertire la loro sinagoga in monastero di clarisse, sotto il titolo di San Marco.

Oggi anche quest’ultimo luogo di culto dove per secoli si è pregato e meditato, chiude la sua antica e lunga pagina di storia; e le ultime suore ancora presenti sono state destinate ad altra sede. A noi il compito di preservarne la memoria e tramandarla alle future generazioni affinchè non cada nell’oblio.

di Nando Cimino