La Sicilia e il suo mare: una storia d’amore che non finisce mai. Il pesce fresco è da sempre uno dei prodotti più apprezzati per la cucina tradizionale e, soprattutto in alcune località, ci sono molte tradizioni legate alla pesca. Favignana si identifica con la sua grande e storica tonnara e con il rituale della mattanza. La ricetta di cui parliamo oggi è legata a quel rituale: gli gnocculi siciliani al ragù di tonno sono un piatto genuino e ricco di gusto. A prepararla, davanti le telecamere di Pasta Grannies, è Maria Teresa. Per prima cosa, taglia a pezzi grossi i tocchi di tonno fresco e, in ognuno di essi, mette uno spicchio d’aglio. Mette il pesce a rosolare con olio e cipolla, quindi fa sfumare con vino bianco. Mescola tutto con un cucchiaio di legno, per non spezzare il tonno. Una volta che il vino evapora, aggiunge uva passa, pinoli e passata di pomodoro. Aggiusta con sale e zucchero, quindi lascia cuocere con calma.
Mentre il tonno cuoce, è il momento di preparare gli gnocculi freschi. Utilizza farina di grano duro rimacinato e la mescola con acqua. Per le proporzioni, fa tutto a occhio: d’altronde, quando si ha esperienza, è più facile così! L’impasto riposa per circa 20 minuti, quindi viene tagliato a trasformato in lunghi cilindri. La fase che segue è frutto di mani sapienti. Basta un movimento delle dita per dare forma agli gnocculi siciliani: sembra semplice, ma per i non esperti potrebbe non esserlo. Questa pasta è tipica del Trapanese ed ha origini antichissime: risalirebbe al XIV secolo.