Cosa rende unico il Grigio di Billiemi?
- Parliamo di un prodotto siciliano davvero unico.
- Questo marmo adorna molti dei luoghi più celebri di Palermo, dal Palazzo delle Poste alla chiesa di San Giuseppe di Teatini.
- Ecco la sua storia e alcune curiosità che pochi conoscono.
La Sicilia è una terra di pietre e marmi pregiati. In tutta l’isola si estraggono alcune varietà molto belle e richieste, che hanno contribuito ad abbellire alcuni dei luoghi iconici delle città. Per scoprire uno di questi celebri prodotti, facciamo tappa a Palermo: parliamo del Grigio di Billiemi. Il colore lo si evince già dal nome: è solido e resistente, con venature che possono essere rosse, bianche, gialle o grigio chiaro. Nasce dal monte Billiemi, che si trova nel nord-ovest del palermitano ed è chiamato marmo, nonostante in realtà non lo sia. Si tratta, infatti, di una pietra calcarea. Prima che se ne diffondesse l’utilizzo, si usava di più il marmo, soprattutto quello di Carrara. Gli spagnoli, all’inizio del XVI, cercavano nuovi materiali edili per abbellire Palermo, concentrandosi su alcune opzioni: la pietra di Santa Maria di Gesù e i calcari compatti di Termini e di Monte Pellegrino. Monte Pellegrino ebbe la meglio.
Un po’ di storia…
Per entrare in scena, il nostro “Grigio” deve attendere poco. Nel 1600 il vicerè Maqueda volle che si costruisse la chiesa di Santa Lucia al Molo Nuovo (diventato poi Borgo Vecchio). Gli addetti ai lavori avevano bisogno di un materiale duro e resistente: queste erano le caratteristiche del Grigio di Billiemi che, tra l’altro, si può estrarre in enormi monoliti, che non si rompono durante la lavorazione. Il materiale si impiegò nella chiesa, dando vita a un nuovo canone estetico. Troviamo questa pietra nella chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella e, soprattutto, a San Giuseppe dei Teatini. Tra gli altri edifici, ricordiamo anche le chiese di San Domenico e San Francesco Saverio, cui si aggiungono l’Oratorio di San Mercurio, Palazzo Branciforte e gli iconici leoni di piazza Pretoria. La fama del Grigio di Billiemi si protrasse ancora. Lo troviamo anche a Villa Igea, nel colonnato delle Poste Centrali di via Roma e nella Casa del Mutilato. Per non parlare delle basole che ricoprono le strade del centro storico della città. Insomma: la prossima volta che vedrete quella pietra grigia, fateci ancora più caso: è una pietra davvero speciale!