Guardia di Finanza nella sede del Palermo per delle perquisizioni. L’inchiesta si fonda su diverse ipotesi di reato: falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Uomini delle fiamme gialle anche negli uffici del Gruppo Zamparini e nell’abitazione dell’imprenditore friulano. I debiti del Palermo, attualmente, ammontano a circa 40 milioni di euro. “Una decina di questi milioni di debiti sono con Unicredit e Banca Nuova, una ventina con i procuratori e circa 6-7 milioni di contenzioso con l’Agenzia delle entrate“, aveva spiegato Maurizio Zamparini pochi giorni fa.
Una parte del debito con l’agenzia delle entrate – nell’ordine degli 1,8 milioni di euro – è stata rateizzata e il Palermo ne ha saldato la metà, come ricorda “La Gazzetta dello Sport”. Nei mesi scorsi, poi, Riscossione Sicilia aveva eseguito un pignoramento di 200mila euro nei conti del Palermo, per vecchi debiti risalenti alla gestione Sensi, almeno secondo Zamparini. Per quello con i procuratori, il patron ha aperto in alcuni casi un contenzioso che perché ritiene di essere stato truffato. Zamparini, comunque, ha più volte ribadito che “il Palermo è una società sana“.
