Ogni occasione è buona per viaggiare, anche solo con la fantasia. Il Guardian ha chiesto ai propri lettori quali sono i luoghi sul mare dell’Europa meridionale in cui non vedono l’ora di tornare. Da un porto segreto a Creta alle spiagge selvagge del Portogallo, non manca chi sogna la Sicilia, in particolare Stromboli. La nostra isola, ancora una volta, si conferma una meta molto ambita.
“Sono un’isola-dipendente: più sono piccole e remote, meglio è – esordisce la lettrice Laura Coffey -. Voglio sentirmi come se fossi lontana da tutto il mondo, in un posto selvaggio e magico che potrebbe essere uscito da una fiaba o da un mito, il tipo di posto che ti fa credere nei draghi, dove tutto potrebbe essere possibile”.
Sul Guardian si legge: “Stromboli è tutte queste cose. Sembra un’isola immaginaria dell’infanzia, che emerge dritta dall’acqua quando ci si avvicina in barca, verde e triangolare. È una delle isole più lontane dell’arcipelago delle Eolie che punteggia il Mar Tirreno tra la costa settentrionale della Sicilia e la punta del piede d’Italia. Un aliscafo parte dal porto siciliano di Milazzo.
Strabone, l’antico geografo greco, scrisse che questo era il luogo in cui la gente pensava potesse vivere Eloo, dio dei venti. L’ho visitato come parte della mia ricerca per mappare le isole che hanno ispirato l’Odissea e non appena sono scesa dalla barca, l’ho sentito anch’io. C’è qualcosa di elementare, ultraterreno nell’energia qui. C’è uno dei vulcani più attivi del mondo. Stromboli, il nome dell’isola e del suo vulcano, lancia frecce di fuoco verso il cielo con tale frequenza che è noto come “il faro del Mediterraneo“. Ci sono gite in barca per guardare le eruzioni dal mare oppure puoi salire sul vulcano a piedi, da solo o con una visita guidata”.
Proprio la visita guidata al vulcano è rimasta nel cuore dell’autrice: “Ho iniziato a camminare nel tardo pomeriggio (ci vogliono dalle quattro alle cinque ore; portatevi una torcia frontale e degli strati di vestiti perché di notte in montagna fa freddo). Mentre salivo, il tramonto si è illuminato di rosa, arancione e oro sull’acqua, offuscando l’orizzonte. Il gelsomino notturno ha iniziato a profumare l’aria e ho potuto sentire il rumore del mare contro le rocce molto più in basso. La notte si stava facendo più profonda quando ho raggiunto la piattaforma panoramica. Ho alzato lo sguardo verso uno dei cieli notturni più ricchi e bui che abbia mai visto. Il vulcano ha lanciato fuoco e fumo nell’aria ed è stato profondamente trasportante, silenziosamente riverente, tutta questa bellezza e potenza, il vulcano e le stelle e il fruscio del mare”. Foto: Depositphotos.com.