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L’attrice siciliana Guia Jelo alla Festa del Cinema: “Passo dal tappeto rosso al blu del mare, mi sento viva”

Tra gli attori che hanno sfilato sul red carpet della Festa del Cinema di Roma c’è anche l’attrice catanese Guia Jelo, che ha preso parte alla kermesse per il film “Eterno Visionario”, diretto da Michele Placido, un omaggio al celebre scrittore siciliano Luigi Pirandello.

Caratterista siciliana di grande talento, l’artista catanese ha sfilato al fianco di attori come Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi e Federica Luna Vincenti.

La sua presenza al Roma Film Fest ha rappresentato un momento speciale per un’artista che, reduce da un’intensa stagione lavorativa, ha saputo portare in scena la passione e l’emozione che contraddistinguono da sempre il suo percorso artistico.

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“Come una bambina cammino, sempre tenendo forte tra le mani le speranze e la fiducia che la vita ancora c’è e quindi anche il mio lavoro – ha dichiarato Guia Jelo. “Passo dal tappeto rosso che sprofonda nel nero del personaggio di Giuni Frigeni, la madre nei ‘Sei personaggi’, con l’emozione di essere lì per un film di Michele Placido, caposaldo artistico della mia vita, al tappeto rosso che, invece, sprofonda nel blu del mare di ‘The Bad Guy’, dove Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana hanno costruito i personaggi con riferimento al mare”.

“Con allegria e senza falsa modestia dico che mi sento ancora viva, perché ancora posso fare questo e lo farò altre volte e altre volte ancora, finché vivrò. Io mi sento fragile e insicura ma sono la regina dei miei figli. Si! Solo dei miei figli. Il resto può essere ombra”.

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Guia Jelo e “The Bad Guy”: attesa per la seconda stagione della serie

Dopo la sfilata per Eterno visionario, Guia Jelo ha calcato un secondo red carpet per la seconda stagione di “The Bad Guy”, una serie attesissima che debutterà su Prime Video il 5 dicembre.

In compagnia dei registi Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e di un cast che include Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi e Stefano Accorsi, l’attrice ha raccontato il simbolismo marino della serie e il suo legame con il personaggio di Giuseppina Corifena, ex capo del pool antimafia.

“Il bello delle serie televisive di Amazon è che rimangono lì. Puoi guardarle quando e se lo vuoi, come con un album di fotografie. Hai un album delle tue performance sempre lì. Avrei voluto sfilare con uno squaletto, simbolo di forza e resilienza. Ma in un momento di guerra, una colomba della pace sarebbe stata più appropriata. Ho scelto invece una rete da pesca, simbolo della sirena che sono” ha scherzato Guia Jelo, confermando la sua personalità vibrante e carismatica.

Una vita dedicata alla recitazione e all’insegnamento

Guia Jelo, carismatica caratterista siciliana, è nata a Catania il 5 maggio 1952. Dopo essersi formata negli anni ’70 al Teatro Stabile della sua città con il maestro Giuseppe Di Martino, è passata al Piccolo di Milano sotto la direzione di Giorgio Strehler, affermandosi come una delle maggiori interpreti teatrali siciliane.

Sul palco ha incarnato con potenza le donne dei testi di Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Martoglio e Rosso di San Secondo, lavorando con registi come Turi Giordano e Lamberto Puggelli.

Ha debuttato sul grande schermo nel 1980 con un ruolo minore in “Bello di mamma” di Rino Di Silvestro, ma è con “Le buttane” di Aurelio Grimaldi nel 1994, che l’attrice ha sfiorato la Palma d’Oro, interpretando Luiccia Bonuccia, una prostituta palermitana.

Nonostante la bravura, Guia Jelo è stata spesso relegata a ruoli secondari in film come “Maestrale” (2000) e “Volesse il cielo!” (2002), pur mostrando sempre grande intensità.

Anche in televisione si distingue in fiction e soap come “Incantesimo” e “Agrodolce”, e in telefilm accanto a nomi come Nino Frassica e Diego Abatantuono.

Attrice versatile e apprezzata, Guia Jelo resta una figura unica e carismatica, capace di conquistare sia il pubblico teatrale che cinematografico. Celebre per la sua espressività e intensità, Jelo si è dedicata a ruoli complessi sia in teatro che al cinema, con interpretazioni che spaziano dal drammatico al comico.

Amica della grande Mariangela Melato, che l’ha incoraggiata a trasmettere la sua esperienza agli altri, ha trovato nell’insegnamento una nuova passione, ispirandosi al metodo di Orazio Costa.

“In questo momento della vita – ha commentato – mi sono dedicata anche all’insegnamento della recitazione. I suoi corsi sono apprezzati per il focus sul “movimento mimico nel pensiero del personaggio”, una tecnica che deriva dagli insegnamenti dei maestri Giuseppe Di Martino, Giorgio Strehler, Lamberto Puggelli e Walter Manfrè.

Profondamente legata alle sue origini siciliane, Guia continua a portare l’arte e la cultura della sua terra sui palcoscenici e nei cuori del pubblico italiano, con una carriera che si rinnova e si arricchisce continuamente di nuovi progetti.

Redazione