Tra i percorsi naturalistici più belli della Sicilia c’è indubbiamente quello delle Gurne dell’Alcantara. Nel tratto compreso tra Castiglione e Francavilla di Sicilia il fiume ha compiuto una incessante azione erosiva sulle colate laviche. Da quell’attività millenaria sono nati diversi laghetti, ben 16, dalla forma tondeggiante, che hanno il nome di Gurne. Si tratta di specchi d’acqua molto suggestivi, che offrono un habitat ideale per piante come il ranuncolo a pennello e la lenticchia d’acqua, tipiche di climi più continentali. In particolare il ranuncolo si rinviene solo lungo il corso dell’Alcantara e del Fiumefreddo. Questa pianta fiorisce tra aprile e luglio e, con i suoi fiori a tappeto annuncia l’arrivo della bella stagione.
Il sentiero delle Gurne dell’Alcantara è un percorso di natura, storia e tradizioni. Si osservano i ruderi del castello di Francavilla, gli scavi archeologici, le saje e i laghetti. Questo sentiero, creato dall’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara, parte dal cuore dell’abitato di Francavilla di Sicilia. Il paesaggio è vario e consente di ammirare la vegetazione, ma anche i centri di Castiglione di Sicilia e Motta Camastra. Si osservano gli scavi archeologici di un insediamento greco del V secolo a.C., i ruderi del Castello di Francavilla e le Saje, cioè piccole condotte che costituiscono un sistema di irrigazione introdotto dagli arabi. Quando si arriva al paesaggio delle Gurne, lo scenario è spettacolare: ecco perché.
Le Gurne dell’Alcantara sono 16 laghetti creati dall’erosione dell’acqua sulla pietra lavica. Sono circondati da una flora lussureggiante: pioppi, roverelle, salici e oleandri. Vi sono anche rane e rospi e si può avvistare qualche airone. Alla fine del sentiero si osserva il Mulino Ciappa. Qui, già a fine Ottocento, si sperimentò la produzione di energia idroelettrica. Pensate che Francavilla e Castiglione furono tra i primi abitati in Italia a possedere l’energia elettrica. Foto: Davide Mauro – CC Attribution-Share Alike 4.0 International.