Come sarebbe Harry Potter se fosse italiano? O meglio siciliano? C’è un video che è diventato virale su YouTube che mostra il mago più famoso della letteratura internazionale e del cinema in un video creato con l’intelligenza artificiale, che parla in italiano in perfetto stile mafioso che sembra somigliare molto alle scene de Il Padrino.
Nel video c’è una colonna sonora in stile Ennio Morricone e le ambientazioni di paesi assolati che non sarebbe inusuale ritrovare nella saga de Il Padrino. Nel video fatto con l’IA, i castelli e le brughiere tipici delle scene di Harry Potter vengono sostituiti con ambientazioni che si possono ammirare in Sicilia. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale è stato l’utente Youtube DemonFlyingFox a creare la versione siciliana delle avventure del maghetto ideato dalla scrittrice J.K. Rowling, che inizia con una rivelazione pronunciata dal guardiacaccia Hagrid in perfetto italiano: “Sei un mafioso, Harry”.
Nel video intitolato Harry Potteri in Italy, che sembra tristemente identificare il Paese con il fenomeno della criminalità organizzata, scorrono le immagini dei personaggi della saga abbigliati con i costumi tipici dei film di mafia, dal protagonista Harry Potter al malvagio Lord Voldemort, fino a Ron Weasley e a Draco Malfoy. Nel mondo parallelo creato dall’autore che aveva già fatto indossare abiti Balenciaga anche ai personaggi di altre saghe, però, Harry non appartiene al mondo dei maghi e delle streghe e non esistono né le casate di Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso né i Babbani, ma soltanto clan malavitosi in lotta tra loro al grido di “Avada Vendetta”, un’evidente storpiatura della maledizione “Avada Kedavra”. Un accostamento forse un po’ azzardato e che continua ad alimentare la solita dicotomia Sicilia-mafia.
Il video che, tuttavia, risulta piuttosto poco realistico, ha voluto forse sottolineare natura derivativa delle potenzialità espressive dell’intelligenza artificiale, che mescola la trama e i personaggi di Harry Potter all’estetica e ai temi ricorrenti delle storie di mafia. L’utente però poteva forse scegliere una ambientazione diversa ed evitare di continuare ad associare la bella isola di Sicilia alla criminalità organizzata?