Quando ordiniamo una pietanza al ristorante, siamo anzitutto spinti dal nostro gusto. Eppure, in certi casi, prima di puntare alla scelta che stuzzica di più il nostro palato, sarebbe meglio contare fino a dieci e rifletterci su. Parola di chef. Esistono, infatti, 5 piatti che non vanno mai ordinati al ristorante. Ecco di quali si tratta.
1. Bistecca ben cotta: James Biscione, Direttore della Ricerca Culinaria presso l'Institute of Culinary Education, che sconsiglia vivamente di chiedere una bistecca ben cotta, «perché gli chef non amano particolarmente questo tipo di ordinazioni — spiega al sito Insider — a meno che non ci sia una ragione molto specifica per la richiesta, come ad esempio una persona anziana o una donna incinta. In cucina si tende a destinare a questo tipo di cottura i tagli di carne meno pregiati».
2. Olio tartufato: «Conviene evitare qualunque piatto che abbia l'olio al tartufo fra gli ingredienti – dice ancora lo chef Biscione – perché ci sono molte probabilità che il sapore dell'imitazione al tartufo sia estremamente forte, senza contare che quei 20 centesimi di olio al tartufo spruzzati sul piatto porteranno ad un considerevole aumento del conto».
3. Cozze: «So che molte persone amano le cozze e io sono molto meticolosa per quanto riguarda la loro conservazione e preparazione – spiega la chef Mary Dumont, proprietaria del Cultivar di Boston – ma se vado in un altro ristorante, non le ordino mai». Anche Anthony Bourdain ha ammesso nel suo libro "Kitchen Confidential" che ordina le cozze solo se conosce personalmente lo chef.
4. Hamburger elaborato: «Non c'è motivo di pagare oltre 20 dollari per un hamburger – avverte ancora lo chef Biscione – e mettere una sfilza di ingredienti costosi dentro un hamburger è solo un modo degli chef per scucire dei soldi ai clienti. Per fare un ottimo hamburger basta della buona carne trita ricavata da tagli come spalla e petto. Macinare un taglio costoso per fare un hamburger è un vero spreco».
5. Specialità di pesce: «In alcuni ristoranti le specialità sono solo un modo per ripulire il frigorifero», avverte infatti Silvia Barban, executive chef del risorante Aita and LaRina.
