Turismo

Borghi Siciliani da vistare in estate: mete di mare, montagna, relax e magia

Oggi vogliamo parlarvi de borghi siciliani da visitare in estate. La bella stagione invoglia a stare all’aria aperta, meglio ancora se alla scoperta di luoghi nuovi e suggestivi. Che siate alla ricerca di un po’ di fresco, magari sulle montagne, o magari proprio sul mare, le opportunità in tal senso sono davvero molte. La Sicilia, infatti, è ricca di suggestive località pronte ad accogliere i visitatori con un’insuperabile offerta in termini di natura, cultura ed enogastronomia. Partiamo, dunque, alla scoperta dei borghi siciliani da visitare in estate.

Cefalù nella foto di Mariano Giannì
Cefalù - Foto di Jean Claude Multerer
Foto di Damiano Zafonte
Marzamemi nella foto di Alberto Masi
Foto di Sabrina Lombardo
Foto di Francesca Cantarella
Castelmola nella foto di Salvo
Castelmola nella foto di Salvo

Borghi Siciliani Estate

  • Non possiamo che cominciare con Marzamemi, un vero gioiello. Costituisce un’ottima base per visitare la parte sud-est della Sicilia. A circa mezz’ora di auto, trovate Noto, elegante cittadina barocca, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Per raggiungere Siracusa, ci vogliono circa trenta minuti di autostrada. Poco prima dell’ingresso del borgo si trova una piccola spiaggetta: qui l’acqua del mare è cristallina. Facilmente si raggiungono Portopalo di Capo Passero e l’Isola delle Correnti, luoghi davvero suggestivi.
  • Cambiamo decisamente zona con Cefalù. Proprio all’ingresso della cittadina, c’è una lunga spiaggia, che consente di unire l’utile al dilettevole. Dopo un tuffo (o anche prima!) ci si dedica alla scoperta delle meraviglie dell’itinerario arabo-normanno, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Cefalù è molto vicina a Palermo e altre località che potete visitare in estate, come Castelbuono.
  • Ci spostiamo nel Trapanese, per fermarci ad Erice. Il borgo più romantico della Sicilia offre una piacevole aria fresca, perfetta per trovare refrigerio nelle calde giornate estive. Fermatevi in pasticceria e assaggiate una genovese ancora tiepida, quindi avventuratevi alla scoperta delle stradine e degli edifici, come il Castello di Venere. All’ora del tramonto, scendete dalla montagna e godetevi lo spettacolo del tramonto sulle saline di Trapani e Marsala.
  • Vi consigliamo vivamente anche di fare tappa a Castelmola. Siamo a due passi da Taormina (quindi potete cogliere due piccioni con una fava, visitando due bellissime località!). Il paese, piccolo e ben conservato, si trova sulla cima di un cocuzzolo a strapiombo sul mar Ionio a circa 36 chilometri a sud da Messina. Tra i luoghi di interesse di Castelmola vi sono: piazza Sant’Antonio, il Castello, il Duomo, la Chiesa di San Giorgio e la Chiesa dell’Annunziata. A questo elenco dobbiamo anche aggiungere un luogo particolare: il Bar Turrisi, uno dei bar più curiosi del mondo. Il locale è noto per un dettaglio abbastanza piccante…
  • Torniamo sul mare con Borgo San Gregorio. Forse non tutti lo sanno, ma la celebre canzone Sapore di Sale di Gino Paoli è stata ispirata da questa località. È di un incantevole borgo marinaro di pescatori, che si trova a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, e prende il nome da Papa Gregorio Magno.
  • Il mare è protagonista anche ad Aci Trezza, in provincia di Catania. A dominare la scena sono i Faraglioni dei Ciclopi. Gli scogli, secondo la leggenda, sono stati lanciati da Polifemo contro Ulisse, durante la fuga. Aggirandosi tra le stradine si pensa inevitabilmente a Giovanni Verga, che ambientò qui i suoi Malavoglia.
  • Chiudiamo la nostra rassegna con Petralia Soprana, in provincia di Palermo. Questo gioiello di Sicilia è il comune più alto delle Madonie, perfetto per trovare un po’ di refrigerio! Da un punto di vista storico, Petralia Soprana viene identificata come Petra, la città sicana. Diodoro Siculo riporta che nel 254 a.C. la cittadina passò sotto la dominazione romana. Era una delle principali fornitrici di grano. Nel corso del Medioevo si susseguirono numerose dominazioni, tra bizantini, islamici e normanni. Raggiunse l’aspetto che ha oggi dopo la conquista da parte dei Normanni di Ruggero, conte di Altavilla, avvenuta nel 1062. Foto: Marcello Falco – (CC BY-NC-SA 2.0).
Redazione