di Manuela Zanni
È ispirata alle parole di Italo Calvino la IX edizione di I-design – in programma dal 29 ottobre al 7 novembre – che ne Le Città invisibili aveva proiettato in un presente futuro sempre più digitale.
Le parole di Italo Calvino
“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi”.
Questa è la nuova frontiera che la design week, ideata e diretta da Daniela Brignone, ha deciso di raggiungere quest’anno attraverso mostre e installazioni, incontri, storie di aziende e di sostenibilità, vetrine artistiche e laboratori per i più piccoli.
Così la “città invisibile” diviene una galassia di connessioni che diventano futuro. Di luoghi che si aprono alla cultura, di un design che cerca e trova ispirazione nell’ambiente naturale.
Ad aprire ufficialmente la manifestazione al Convento della Magione, lo stesso quartiere dove, nel 2018, Manifesta, biennale dell’arte contemporanea, ha avuto il proprio cuore pulsante, il recital a cura di Dario Scarpati oggi, venerdì 29 16,30.
È qui che I-design 2021 torna dopo l’anno di pausa imposto dal Covid ed è qui – tra l’ex Convento della Magione e la chiesa dei santi Euno e Giuliano, temporaneamente gestita dall’associazione MeNO (nata come spin-off proprio della biennale europea di arte contemporanea) – che si concentreranno quasi tutte le mostre e le installazioni.
Come di consueto, i luoghi della rassegna, sono vari e diffusi per Palermo: dal Museo d’arte contemporanea Riso al Cre.zi Plus ai Cantieri culturali alla Zisa, dall’Accademia di Belle Arti a varie realtà commerciali della città che sposano l’iniziativa – tra via Roma, via Principe di Belmonte e Piazzetta Bagnasco – e che ospiteranno colazioni di design o oggetti e storie in vetrina, o che apriranno le porte ad incontri per dar voce ad imprese innovative nel campo della moda, e non solo.
Daniela Brignone
«Palermo invisibile – dice Daniela Brignone – è una città che vuole ricominciare a “scambiare ricordi e desideri”, per citare ancora Calvino, ma che in questi ultimi 18 mesi è stata costretta a rimanere in silenzio. È la città in cui I-design è nata e cresciuta creando connessioni con altre design week fino ad ispirare il network Italian design weeks che approderà adesso anche a Palermo in questa che consideriamo un’edizione speciale, nonostante le difficoltà create dalla pandemia e i budget ridotti».
L’assessore Alberto Samonà
«L’opera di Calvino – dice l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà- diventa punto di partenza per rileggere il presente e rielaborare e ripensare un futuro possibile in cui la città e l’uomo non siano nemici, ma nuovamente in simbiosi. L’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana incarna queste trasformazioni, essendo impegnato da tempo ad affermare questa dimensione nuova che è assolutamente contemporanea, poiché guarda all’antico e al presente come serbatoi per pensare e progettare il domani della nostra terra. Tutto questo, in una città come Palermo, che talvolta digerisce e dimentica in fretta, ha un valore ancora più alto, per segnare i punti cardine di un rinnovato dibattito culturale di cui ha tremendamente bisogno».
Luigi Biondo, Direttore del Museo
«Siamo lieti – dice Luigi Biondo, Direttore del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo – di partecipare anche quest’anno ad I-design ospitando, nella sala Kounellis di Palazzo Belmonte Riso, una serie di conferenze legate al tema della tecnologia, della robotica e dei nuovi linguaggi, e presentando, nello spazio vetrina della caffetteria aperto alla città, l’installazione di Rosa Vetrano che ci induce ad una riflessione sulla realtà urbana nella quale viviamo e sulla necessità di instaurare un più autentico e armonico rapporto di convivenza rispettoso dell’uomo e della natura».
Un calendario di conferenze con esperti di varie parti d’Italia che saranno ospitate al Museo di arte contemporanea Riso e in altre location. Alcuni degli incontri saranno dedicati al mondo della tecnologia. Tra gli ospiti, Antonio Chella, direttore del RoboticsLab dell’Università di Palermo, che dialogherà con Donato Piccolo, artista esperto di tecnologie robotiche, sulle macchine intelligenti, manufatti tecnologici che hanno suggestionato gli artisti e portato alla creazione di nuovi linguaggi.
L’edizione di quest’anno si apre a vecchi e nuovi partner. Importanti i contributi dell’Accademia di Belle Arti, delle Associazioni studentesche (Vivere Ateneo, Vivere Architettura, Vivere Lettere, Vivere Ingegneria) che mirano a focalizzare l’attenzione sul coinvolgimento degli studenti alle iniziative della manifestazione per un’opportunità di crescita personale e professionale.
Patrocinio
L’evento, patrocinato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e dal Museo Riso di Arte Contemporanea di Palermo, è realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, dell’APT della Regione Basilicata, con cui la design week palermitana dialoga dal 2018, e dei Premiati Oleifici Barbera. Per visionare il fitto programma, basta cliccare qui.