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I falsari non vanno mai in vacanza: ecco come riconoscere le monete false

I falsari sono sempre in attività. Gli operatori dell'Area Falso Documentale di Catania, Servizio Polizia Scientifica Gabinetto regionale per la Sicilia orientale della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, hanno fornito alcune importanti indicazioni per riconoscere gli euro falsi.

Dalle pagine de La Sicilia hanno spiegato che le monete false hanno poco rilievo e che possono essere facilmente scambiate con monete in circolazione da molto tempo, quindi usurate. Un fattore importante e il peso, perché la tolleranza accettata è nulla: una moneta da 2 euro deve pesare 8,5 grammi. Le monete, in Europa, sono pensate per essere riconosciute anche dagli ipovedenti. Per questo motivo sono accomunate da dimensioni, peso, spessore e alcune caratteristiche dei bordi.

Nel dettaglio:

«In Italia per esempio i 2 euro veri hanno il bordo zigrinato con inciso in alternanza il numero 2, una stella, il numero 2 capovolto, una stella ecc. In altri stati, come la Spagna, per esempio la sequenza è: 2, stella, stella, 2. La moneta da 1 euro italiana ha il bordo con 3 parti lisce alternate a 3 parti zigrinate; i 50 centesimi hanno il bordo contornato con smerli fini mentre i 20 centesimi hanno tacche equidistanti. Le monete da 5 ed 1 centesimo hanno il bordo liscio, mentre quelle da 2 centesimi presentano una scanalatura al centro».

I falsari realizzano le monete da 2 e da 1 euro con tecniche molto avanzate, utilizzando strati di leghe metalliche che conferiscono loro proprietà magnetiche speciali. Quando non si ha a disposizione l'apposita lente per verificare i dettagli di una moneta, si può ad esempio scattare una foto con lo smartphone, ingrandendola.  

Redazione