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Ignazio La Russa, siciliano, è stato eletto il nuovo presidente del Senato. Esponente di Fratelli d’Italia, è stato eletto presidente del Senato con 116 voti. Sono invece state 65 le schede bianche, due voti per Liliana Segre e due per Roberto Calderoli.  La Russa è stato eletto, dunque, non solo con i voti del centrodestra, che ha 115 voti al Senato, e al netto delle defezioni di Forza Italia ne aveva 99 voti.

Ignazio La Russa, chi è il politico nato a Paternò. Biografia, carriera, partiti. Le origini siciliane, gli studi e l’attività politica. Quali cariche istituzionali ha ricoperto fino a oggi.

Ignazio La Russa

Il nome completo di Ignazio La Russa è Ignazio Benito Maria La Russa. Nasce a Paternò, in provincia di Catania, il 28 luglio del 1947, quindi ha 75 anni. Il padre, Antonino La Russa, già segretario del Partito Nazionale Fascista di Paternò negli anni Quaranta, fu senatore del Movimento Sociale Italiano nel dopoguerra.

La Russa studia a San Gallo, in un collegio della Svizzera tedesca, poi si laurea in Giurisprudenza all’Università di Pavia. È fratello di Romano La Russa, ex europarlamentare di AN ed ex assessore alla Protezione Civile della Regione Lombardia, e di Vincendo La Russa, scomparso nel 2021, avvocato e parlamentare della DC.

Ignazio La Russa ha 3 figli: Antonino Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Prima di dedicarsi in modo quasi esclusivo all’attività politica, intraprende la professione di avvocato.

Carriera politica

Nel 1971 Ignazio La Russa è responsabile del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. Appare anche nel film di Marco Bellocchio “Sbatti il mostro in prima pagina” del 1972. Viene candidato alle elezioni regionali in Lombardia nel 1985 dall’MSI, venendo eletto nel collegio di Milano. Viene poi riconfermato alle regionali lombarde del 1990. Dal 1989 al 1994 è consigliere comunale di San Donato Milanese.

Si candida alle elezioni politiche del 1992 e viene eletto sia alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Milano-Pavia, sia al Senato nella circoscrizione Lombardia, nelle liste dell’MSI. Opta per il seggio alla Camera. Viene riconfermato tra le liste di Alleanza Nazionale alla Camera, nelle politiche del 1994, nella circoscrizione Lombardia 1. Viene poi eletto Vicepresidente della Camera.

Nel 1996 la rielezione nel collegio uninominale Milano 2 per il Polo delle Libertà e nel 2001 per la Casa delle Libertà. Ignazio La Russa è capogruppo di AN dal giugno del 2001 all’ottobre del 2003.

Si candida alle amministrative del 2004, come consigliere della provincia di Milano, ma non è eletto. Viene rieletto, invece, come deputato nella circoscrizione Milano 1 nel 2006 e nel 2008, per il Popolo della Libertà.

Nel maggio del 2008 diventa ministro della Difesa, nel governo Berlusconi IV, quindi diviene reggente di AN, carica che mantiene fino all’ingresso di Alleanza Nazionale nel Popolo della Libertà, nel 2009. Diventa in seguito coordinatore nazionale del PdL, Sandro Bondi e Denis Verdini.

Si candida alle elezioni europee del 2009 e viene eletto, ma rinuncia al seggio in favore della Camera dei Deputati. Emanò la legge 100/2009, in materia di contrasto alla pirateria, e istituisce la giornata del ricordo dei caduti nelle missioni internazionali per la pace, oltre a ottenere il riconoscimento ufficiale del 17 marzo come festa nazionale in quanto festa della proclamazione del Regno d’Italia.

All’interno del PdL, il 2 maggio 2009 La Russa fonda “La nostra destra”. Il 17 dicembre del 2012 annuncia la sua uscita dal Popolo della Libertà. Tre giorni dopo fonda, con Giorgia Meloni e Guido Crosetto, il nuovo partito Fratelli d’Italia.

Viene rieletto deputato nel 2013 con Fratelli d’Italia, optando per il seggio nella circoscrizione Puglia. Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato al Senato della Repubblica per la coalizione di centro-destra in quota Fratelli d’Italia. Diventa senatore. Nel marzo del 2018 viene eletto Vicepresidente del Senato della Repubblica.  Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 viene candidato per il Senato: cince il collegio uninominale.