Igor Scalisi Palminteri celebra Santa Rosalia, simbolo di libertà femminile. L’artista palermitano ha realizzato un dittico dal titolo ‘Rusulia’, dedicato alla Santa patrona di Palermo, nel cuore del quartiere Sperone, tra le via Sacco e Vanzetti, all’altezza del civico 48, e Vittorio Salmeri. L’opera rende omaggio alla figura della Santa, elevandola a simbolo universale di libertà femminile e di lotta contro gli stereotipi imposti dalla società.
Santa Rosalia, venerata dai palermitani per il suo ruolo di protettrice durante l’epidemia di peste del 1624, viene reinterpretata da Igor Scalisi Palminteri in chiave contemporanea, come una donna che si ribella alle costrizioni sociali diventando simbolo di autoemancipazione. Il gesto della Santa, che nel XII secolo rifiutò un matrimonio combinato e si ritirò in eremitaggio sul Monte Pellegrino, è visto dall’artista come un atto di grande forza e indipendenza, esempio di autodeterminazione di grande attualità.
“A volte penso che ogni quartiere dovrebbe avere una Santa Rosalia – dice Igor Scalisi Palminteri – Per ognuno di noi, per ogni palermitana e per ogni palermitano, Santa Rosalia rappresenta qualcosa di personale. Probabilmente ognuno di noi le attribuisce un significato diverso, intimo, e il significato che ho dato io dipingendo Santa Rosalia allo Sperone è l’immaginare una donna che si allontana e rifiuta gli stereotipi, una donna che vive liberamente, che pensa liberamente, che si veste liberamente, che agisce liberamente, in una società che la costringe invece sempre dentro alla violenza e la imprigiona dentro la gabbia degli stereotipi”.
Per la realizzazione del murale Igor Scalisi Palminteri si è ispirato a una fotografia scattata durante uno shooting propedeutico all’intervento pittorico, organizzato dall’artista in sinergia con il fotografo Lorenzo Gatto e con Margherita Riotta, che ha posato a favore di camera.
Il dittico presenta due scene di grande impatto visivo: in una di esse appare un braccio maschile che porge un giglio, simbolo di purezza e candore. Questo gesto di dono e misericordia verso Rosalia rappresenta l’innocenza e la purezza che spesso mancano nella nostra società e invita alla riflessione sul ruolo della donna nella contemporaneità. L’opera è un invito a riconoscere, rispettare e proteggere la libertà individuale di ciascuno e ciascuna, e in particolare delle donne, spesso costrette dentro i limiti imposti dagli stereotipi culturali: “Nell’afflato di libertà di Rosalia Sinibaldi, espresso nella determinazione di non accettare quel matrimonio a cui voleva obbligarla il padre fuggendo da quella imposizione, ogni ragazza dovrebbe rispecchiarsi. Ma anche ogni ragazzo, ogni giovane”, continua Igor Scalisi Palminteri, sottolineando come la storia della Santa parli non solo alle donne, ma a tutti i giovani che aspirano a vivere liberamente e senza catene.
Il dittico allo Sperone, realizzato in un quartiere simbolo della rinascita sociale e culturale di Palermo, si inserisce in un progetto più ampio che vede l’arte pubblica come strumento di dialogo e trasformazione. Santa Rosalia, come figura di speranza e resistenza, diventa il simbolo di una nuova Palermo, che attraverso l’arte riscopre i propri valori e si riappropria della propria identità. Igor Scalisi Palminteri mette a frutto ancora una volta la sua capacità di coniugare l’iconografia sacra con messaggi sociali contemporanei, e questo nuovo lavoro continua a esplorare il tema della libertà, dell’identità e della trasformazione personale e collettiva.
L’iniziativa è stata commissionata dalla Parrocchia San Marco Evangelista nell’ambito del più ampio progetto, che ha visto la stessa Parrocchia coinvolta dall’artista Aida Satta Flores in uno straordinario concerto, Il profumo dei limoni replanted concorde, nell’ambito della più ampia manifestazione ‘La metamorfosi di un fiore-Dalla rosa al giglio’ , che ha avuto come partner le ditte Giuseppe Di Maria, Siciliana Gru, Genesi Group, LCU ETS, Soc. Coop. Arte Senza Fine.
“Una straordinaria opportunità per lo Sperone e per Roccella – afferma don Ugo Di Marzo, Parroco della Comunità Pastorale Roccella-Sperone – Durante il concerto è stata già inaugurata la mostra permanente di 14 quadri realizzati sui testi delle 14 canzoni che andranno a comporre nel 2025 l’album ‘ConCorde’, una rivisitazione del primo album di successo della Satta Flores, Il profumo dei limoni, prodotto dai Nomadi di Augusto Daolio e Beppe Carletti nel 1992, che si arricchirà di cinque inediti, tra cui ‘unn’È’, pubblicato il 18 maggio scorso, in memoria di Franco Battiato.
In particolare, i quadri sono stati realizzati da 10 ragazzi della Parrocchia Maria SS. delle Grazie in Roccella, oggi impegnati nelle attività dell’Associazione Laboratorio Collettivo Universale – LCU ETS nei quartieri Sperone e Roccella. Con Aida Satta Flores abbiamo subito concordato sul fatto che andava anche lasciato un segno nel quartiere, che potesse valorizzare quest’area dello Sperone poco frequentata ma bisognosa di maggiori attenzioni. E da qui il coinvolgimento dell’artista Igor Scalisi Palminteri per realizzare un omaggio alla nostra amata Santuzza”. L’inaugurazione è prevista per lunedì 30 settembre alle ore 18,00, dopo la celebrazione della s. Messa a San Marco.