"È solo questione di tempo", titola "Tmz" nel dare la notizia delle gravi condizioni di salute di Charles Manson. Stiamo parlando di uno dei più feroci killer della storia statunitense, oggi 83enne. A capo di una sorta di setta, "Family", Manson fu il mandante di due dei più efferati delitti di sempre e venne condannato all'ergastolo. Nel 1969 fu mandante sia dell’omicidio dell’attrice Sharon Tate – moglie di Roman Polanski – e di 4 suoi amici, sia dell’assassinio dell’imprenditore Leno Labianca e di sua moglie.
Tate era incinta di 8 mesi e mezzo quando fu uccisa nella sua casa in collina a Benedict Canyon il 9 agosto 1969. I 4 amici sono stati pugnalati e uccisi la stessa notte: Jay Sebring, 35 anni; Voytek Frykowski, 32 anni; Abigail Folger, 25 anni; e Steven Parent, 18 anni, un amico del custode. La parola "maiale" era scritta sulla porta d’ingresso col sangue. La notte successiva, Manson andò insieme ai suoi seguaci nella casa di Los Feliz di Leno e Rosemary Labianca per uccidere la coppia.
Il carcere della California dove è detenuto ha confermato che è stato trasportato in ospedale, a Bakersfield. Già a gennaio era stato ricoverato. Manson era stato inizialmente condannato a morte. Ma una sentenza del 1972 della Corte Suprema della California ha considerato la pena di morte incostituzionale, e la sua condanna è stata trasformata in ergastolo con la possibilità di libertà condizionale. Gli è stata negata la condizionale 12 volte. Durante i suoi 40 anni dietro le sbarre, Manson è stato tutt’altro che un prigioniero modello. Tra le altre cose è stato citato per aggressione, ripetuto possesso di un’arma, minaccia di personale e possesso di un cellulare.