Il caso del rapimento della modella britannica Chloe Ayling, 20 anni, potrebbe essere tutto una montatura. L'ipotesi è dell'avvocato di Michal Herba, fratello del presunto carceriere della giovane che tra l'11 e il 17 luglio sarebbe stata sequestrata tra Milano e il Piemonte. Il legale del fratello di Lukasz Pawel Herba, George Hepburne, ha parlato davanti al giudice Paul Goldspring, che venerdì dovrà pronunciarsi sulla richiesta di estradizione presentata dalle autorità italiane nei confronti di Michal Herba, arrestato il 16 agosto nel Regno Unito.
La magistratura italiana continua a lavorare: l'ipotesi di reato è di sequestro a scopo di estorsione. Chloe sarebbe stata attirata a Milano con la scusa di un servizio fotografico. Una volta in Italia, sarebbe stata però drogata da Lukasz Herba, spogliata e trasportata in una valigia in due diversi nascondigli, alla periferia sud di Milano e in provincia di Torino. La modella sarebbe stata trattata bene dai suoi carcerieri: questi le avevano chiesto un riscatto di 300.000 euro, minacciandola altrimenti di venderla all'asta sul dark web al miglior offerente.
Alla fine era stato lo stesso Lukasz a consegnare al consolato britannico il suo ostaggio. Sul profilo del ragazzo sono in corso le indagini, per capire se si tratti di un pericoloso criminale legato a qualche gruppo o di un mitomane. Ma è sull'intera vicenda, che, almeno Oltremanica, ci sono molte perplessità. La stampa inglese ha avanzato molti dubbi, finiti sul tavolo del giudice, il quale però ha osservato che le rimostranze dei giornali non sono di per sé prova di una potenziale messinscena. Anche perché i riscontri non mancano: ci sono i nascondigli affittati, i dati sull'auto noleggiata, intercettazioni compromettenti tra i due fratelli polacchi.