"Stavo andando dalla Sicilia alla Campania perché dovevo fare un concerto, guidavo io. L'unica volta in 30 anni di carriera che ho guidato la macchina andando a un concerto. Il tour manager era molto stanco, quindi mi sono messa al volante. Non ero molto inquadrata, allora. Ero in un momento molto infelice della mia vita, ma mi sentivo onnipotente, invincibile". Negli studi di "Domenica Live" Paola Turci, 52 anni, ha raccontato l'incidente stradale del 15 agosto 1993 che le ha cambiato la vita. Il racconto:
"A un certo punto ho guardato il telefono, avevo chiamato tutti quel giorno. Ma il telefono si spegneva spesso, quindi ho guardato la presa, che era staccata, ho provato a rimetterla, e invece che guardare la strada mi sono distratta. Il mio tour manager ha urlato: 'Attenta!'. Ho visto il guard rail che stavo per sfiorare, ho sterzato immediatamente, a destra ho visto un fosso ma non c'era il guard rail. Non andavo veloce, ero a 120. Ho pensato: vado a sinistra e faccio sbattere la macchina al guardrail, si fermerà. Invece la macchina non si è fermata. Nell'impatto ho chiuso gli occhi e lì è successo tutto, la macchina si è accartocciata, e poi si è ribaltata. Non ho più aperto gli occhi, sono rimasta dentro la macchina e ho capito immediatamente cos'era successo.
Mi sentivo la faccia aperta, come il telefono della doccia, quando esce l'acqua. Avevo questi zampilli in orizzontale, sentivo questa sensazione e mi sono detta subito 'Calmati, questa situazione va presa con calma'. Sentire la faccia aperta e il sangue è stata una sensazione surreale, inimmaginabile. Lì c'era il delirio, tutte le cartoline con il mio nome e cognome, che erano in auto, si sono sparse sulla strada. Era il 15 agosto, passava poca gente, ma ha cominciato a fermarsi. Io non vedevo nulla ma sentivo le urla delle persone: Paola Turci, Paola Turci.
La testimonianza è sempre più drammatica: "Per due anni mi sono usciti vetri dalla faccia. Mi autodefinivo 'la vetraia'. Ho avuto 13 operazioni, 12 solo nell'occhio e una sulla guancia, oltre 100 punti. E parliamo solo di un pezzetto di viso".