Tre bicchieri di latte al giorno possono far male, addirittura aumentando il rischio di morte precoce, soprattutto nelle donne. Sono le conclusioni di uno studio condotto dall’Università svedese di Uppsala alla fine del 2014 e tornato alla ribalta in questi giorni, come si nota su "Il Giornale" o su "Libero". La ricerca rivela che il latte non solo non frena lo sviluppo dell’osteoporosi, ma addirittura aumenta il rischio di fratture (in particolare all’anca) e di decessi. Al contrario i formaggi proteggono veramente le ossa.
La colpa del latte è da cercare negli elevati livelli di lattosio e galattosio (due zuccheri), che aumentano lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica. Il team di ricerca svedese ha esaminato due gruppi di 61 mila donne tra i 39 e i 74 anni (tra il 1987 e il 1990) e 45 mila uomini tra i 45 e i 79 anni (nel 1997): i partecipanti hanno risposto ad alcuni questionari sul consumo di 96 comuni alimenti come il latte, lo yogurt e il formaggio.
Le donne sono state monitorate in media per 20 anni, durante i quali si sono registrati 15.541 decessi e 17.252 fratture, di cui 4.259 all’anca. Tra coloro che consumavano molto latte non è stata osservata alcuna riduzione del rischio frattura. Mente chi beveva più di tre bicchieri di latte al giorno ha avuto un rischio di decesso più elevato rispetto alle donne che ne consumavano meno di un bicchiere di latte al giorno.
Gli uomini sono stati monitorati per una media di 11 anni, durante i quali ci sono stati 10.112 decessi e 5.066 fratture, con 1.166 casi di frattura all’anca. Secondo la ricerca, gli uomini golosi di latte hanno fatto registrare un rischio maggiore di morte, anche se questo è stato meno pronunciato rispetto alle donne.