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Il marito di Caterina Balivo, Guido Maria Brera, ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair: ha parlato del matrimonio, del suo ruolo di padre e degli amori del passato, tra cui la bella Serena Autieri. Il finanziere e scrittore si è detto abituato a vedere "il lato negativo delle cose". "Da questo punto di vista Caterina mi ha fatto molto bene, mi sdrammatizza". Tra le altre cose ha raccontato come quello per la moglie sia stato un colpo di fulmine: "Ci siamo conosciuti a una cena, un colpo di fulmine. Lei ha fatto un capolavoro perché ha rotto le mie paure su tutto: è andata diretta, napoletana, senza mezze misure, e io mi sono subito innamorato".

Caterina Balivo è incinta, presto avrà una femminuccia. In proposito, Guido Maria Brera ha dichiarato: "Comincio ad accusare la stanchezza, ma i figli vengono per volere di Dio ed era giusto anche completare la famiglia per Guido Alberto, il nostro primogenito, che ha 4 anni. Dal punto di vista educativo, ammetto che se ne occupa totalmente Caterina, che è una mamma straordinaria: io prendo solo la parte divertente".

Riconosce il fatto che la moglie abbia "rinunciato a tantissime cose" per lui. Ha accettato una vita in montagna e in disparte, quando invece il suo lavoro richiederebbe più vita sociale: "Ogni tanto si lamenta che vorrebbe andare a Cortina o a Sankt Moritz dove c’è gente. Non la porto mai. Incontro già tanta gente per lavoro, nel privato cerco di vedere poche persone, ma buone". Sul suo passato amoroso, tra cui la storia con la Autieri, dice: "Con Serena è stato solo un flirt. Non mi innamoro facilmente. Tra uno spaghetto alle vongole da solo in riva al mare e andare a cercare una ragazza, ho sempre preferito il primo. Sarà che in una donna vedo subito i difetti e mi fisso su quelli. Quindi, o Caterina non ha difetti, oppure è stata brava a nasconderli".

Infine, ha svelato perché si è concluso il suo primo matrimonio: "Eravamo due ragazzi quando ci siamo sposati, credo volessimo cose molto diverse. Siamo stati tre anni a Londra, ma per me vivere in città è impossibile, se non vedo fuori dalla finestra natura e orizzonte sto male. Quindi dopo poco ho trasferito la famiglia in Val Pusteria, dove andavo in vacanza da piccolo. Si sono adattati bene e io facevo avanti e indietro, ma il rapporto con mia moglie era già logorato. Mi sono separato quando ho avuto la certezza che avrei potuto vedere i miei figli ogni volta che volevo. Oggi ho una famiglia allargata che funziona grazie a noi, ma anche a Caterina che è stata eccezionale da questo punto di vista".