"È necessario il corridoio Napoli-Palermo di cui il Ponte sullo Stretto è parte essenziale. Oggi per andare da Roma a Palermo ci vogliono 10 ore e mezza. Con il Ponte e tutto il corridoio scenderemo a 6 ore. Il Ponte non è una cattedrale del deserto". A dirlo, in un'intervista concessa al "Corriere della Sera", è il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che fa da contraltare alle ultime dichiarazioni di Renzi (ci ha ripensato?). Il progetto del Ponte finirebbe nel bel mezzo del corridoio che porterà a Palermo.
Sui costi, le Ferrovie hanno stimato circa 4 miliardi di euro. "Diventano 8 se contiamo gli interessi che i privati dovrebbero pagare alle banche. Io penso che invece di avventurarsi in finti project financing, con il coinvolgimento di privati che poi finiscono per scaricare di nascosto i soldi sul pubblico, anche lo Stato potrebbe fare la sua parte in modo diretto", sottolinea il Ministro.
Nei giorni scorsi l'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, intervenendo alla presentazione del piano industriale Fs 2017-2026, aveva assicurato: "Noi siamo pronti a ragionare su tutto il corridoio Napoli-Palermo con la stessa logica che usiamo per tutte le altre opere che collegano l'Europa. L'opera deve essere trattata come opera ferroviaria, non come opera stradale che porta i costi a livelli molto alti".