Il mistero della “muchata” di Aspra. Dopo quasi 50 anni resta ancora irrisolto il mistero della scomparsa ad Aspra di tre bambini di 9, 10 ed 11 anni, amici e compagni di giochi, probabilmente dispersi negli antichi cunicoli di una “muchata” nei pressi del paese. In età medievale esisteva in Sicilia una tecnica di escavazione di cave di pietra sotterranee denominate “muchate”, realizzate in lunghe gallerie di camminamento con sviluppo planimetrico a scacchiera. Esse rimasero in esercizio fino ai primi decenni di questo secolo, fornendo pietra tufacea, materia prima senza la quale non si sarebbe potuto far fronte all’enorme domanda derivante dallo sviluppo edilizio di quel periodo. La "muchata" di Aspra o grotta dei Saraceni, così chiamata poiché fu anche utilizzata come rifugio durante le incursioni in Sicilia, è oggi conosciuta come grotta di S. Isidoro. Si tratta di un complesso di centinaia di cavità artificiali e naturali ed un intricato dedalo di cunicoli che le collega, in condizioni di luce e di aria precarie tali da renderne quasi impossibile la completa esplorazione. Dal 9 maggio del 1968 dalle grotte delle vecchie cave di tufo di S. Isidoro, Giuseppe La Licata, Vincenzo Astorino e Domenico D’alcamo, non hanno mai fatto ritorno. Dalla testimonianza di un loro inseparabile amichetto, Ignazio Prezioso, che quella volta non si era voluto unire a loro, si è appreso che l’intenzione dei bambini era quella di esplorare i cunicoli della cava abbandonata alla ricerca di un leggendario tesoro nascosto.
"Sì, io lo so dove stanno quei tre. Sono andati a esplorare le Grotte dei Saraceni. Volevano portare anche me” (…)”Sono andati perfino a comprare una candela, nella bottega della zia Maria, per farsi luce nelle grotte”. (“Domenica del Corriere” 28 maggio 1968).
I tre bambini di Aspra, muniti di lumino acquistato dalla zia Maria, probabilmente ed incautamente si avventurarono all’interno della misteriosa “muchata” spinti dalla curiosità e dall’incoscienza, affascinati dalla leggenda della presenza di un tesoro nascosto, e forse smarrirono la strada senza più trovare la via d’uscita. Le ininterrotte e difficoltose ricerche dei bambini all’interno dei cunicoli dapprima da parte dei genitori e di molti pescatori di Aspra, e l’indomani dei carabinieri, dei vigili del fuoco e degli agenti di pubblica sicurezza, purtroppo non portarono alcun risultato, ed ancora ad oggi il mistero della scomparsa dei tre bambini resta irrisolto.